Serviva un segnale di vita, viste le recenti notizie, niente affatto positive, riguardanti la copertura finanziaria da parte del Governo per l’organizzazione dei “Giochi del Mediterraneo” a Taranto nel 2026.
Un segnale – pieno di buone intenzioni ma che necessita di una spinta propulsiva, dato il ritardo accumulato per ammissione degli stessi protagonisti, dal punto di vista della concretezza – giunto dal Comitato Organizzatore dei Giochi che nel Salone degli Specchi del Comune di Taranto ha presentato il Masterplan degli impianti sportivi, il piano di avvicinamento 2022-2026, oltre al portale web dedicato ai Giochi, taranto-2026.it .
All’incontro, coordinato dal Direttore di “Taranto 2026”, Elio Sannicandro, hanno presenziato non solo le maggiori autorità locali civili e militari ma anche due grandi personalità del mondo dello sport, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò e il presidente del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, Davide Tizzano.
“Non possiamo permetterci di fare brutta figura nella prossima edizione dei Giochi sia perché il presidente del comitato internazionale è per la prima volta un italiano, sia perché tengo particolarmente a Taranto. Ricordo che senza i Giochi del Mediterraneo città come Napoli, Bari e Pescara non avrebbero avuto l’ottanta-novanta per cento del sistema impiantistico sportivo che le ha caratterizzate. Per Taranto e la sua provincia questa è un’occasione molto importante e ritengo che serva a rendere un’immagine, una luce, diversa del Territorio che purtroppo da molto tempo si identifica con altri aspetti”, questa la sintesi dell’intervento del presidente del CONI, Giovanni Malagò.
“Entrare nello spirito dei Giochi significa occuparsene il prima possibile. Il 2026 sembra lontano ma chi è nel mondo dell’organizzazione e della burocrazia sa che il tempo vola” – ha esordito, rivolgendosi agli amministratori locali, Davide Tizzano ex campione di canottaggio (un oro a Seul nel 4 di coppia ed uno ad Atlanta nel doppio) dalla notevole esperienza anche come dirigente sportivo, alla prima uscita in Italia come presidente del CIGM (è stato eletto il 14 ottobre scorso) – “ Il mio impegno sarà rivolto a far sì che questa edizioni risulti la più bella in assoluto per passione, per impegno, per competenza e per efficienza. Perché, come ha rimarcato il presidente Malagò, l’eredità che rimarrà sul territorio sarà fondamentale”.
Come preannunciato dal Direttore, Elio Sannicandro, ogni anno sino al 2026 saranno organizzati sul Territorio tre-quattro eventi internazionali che preparino il terreno ai Giochi del Mediterraneo.
Nota a margine: l’impossibilità per gli operatori della comunicazione di essere presenti, anche in streaming come avvenuto in altre circostanze, per poter rivolgere una domanda agli illustri partecipanti all’incontro, va considerato un autogol, se vogliamo rimanere nel gergo sportivo. Sarebbe stato utile sapere ad esempio cosa è previsto per lo stadio Iacovone (ricostruzione o ristrutturazione? Il presidente Malagò ha parlato di virtuosa politica di recupero degli impianti esistenti ma qui ci avevano rappresentato avveniristici progetti di riedificazione e riqualificazione dello stadio), se in qualche modo oltre a potenziare l’impiantistica sportiva è pronosticabile anche un potenziamento della rete dei trasporti da e verso Taranto (città senza aeroporto pur avendo a disposizione a due passi quello di Grottaglie, con una rete ferroviaria mal collegata ed una stazione che non rappresenta, allo stato attuale, proprio un bel biglietto da visita). E, infine, soprattutto come si pensa di recuperare i fondi dal Governo dato che al momento i XX Giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026 hanno una copertura finanziaria parziale (100 milioni di euro anziché i 200 richiesti con emendamento alla legge di bilancio).