Tempo agli sgoccioli per la rottamazione delle cartelle Equitalia
La rateizzazione torna nel vivo

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Scadono oggi lunedì 31 luglio i termini per pagare la prima – o unica – rata prevista per chi ha aderito alla cosiddetta ‘definizione agevolata’, lo strumento fiscale che permette di saldare i debiti con l’Agenzia delle Entrate senza che siano applicate sanzioni o interessi di mora. Un intervento ‘una tantum’ varato con l’ultima legge di stabilità, che si applica pertanto a qualunque tipologia di cartella esattoriale emessa tra il 2000 ed il 2016, anche quelle che riguardano multe e pagamenti dovuti agli enti locali.

Chi ha partecipato alla rottamazione delle cartelle poteva scegliere se pagare quanto dovuto in una sola soluzione o rateizzando, anche se quest’ultima soluzione ha dei limiti: le rate non possono essere infatti più di cinque, ed il 70% del debito va pagato con le prime tre, tutte da versare entro il 2017. Una disciplina addirittura più severa del regime precedente, quando in caso di accordi per la rateizzazione di pagamenti arretrati si potevano prevedere 72 versamenti in sei anni e in casi straordinari fino a 120 rate in dieci anni. Le limitazioni imposte per la rottamazione hanno reso lo strumento oneroso, spingendo la maggior parte dei contribuenti a scegliere la rata singola – che però diventa, così, una maxi-rata. Comunque al 21 aprile, quando è scattato il termine ultimo per l’adesione alla rottamazione si contavano circa 600mila richieste avanzate, per un valore totale di poco superiore ai 7,2 miliardi di euro.

Che si paghi in un’unica rata o in cinque, i primi pagamenti sono comunque dovuti entro la giornata del 31 luglio all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, l’ente che dal primo luglio ha sostituito la vecchia Equitalia: chi non paga, o paga in ritardo, perderà i benefici della definizione agevolata e sarà costretto a sborsare anche le sanzioni originarie.

I contribuenti che hanno aderito potranno pagare con bollettino RAV (che hanno ricevuto al momento della lavorazione della richiesta, ma che si può ottenere anche sul sito dell’Agenzia) nella propria banca – anche online – presso i circuiti SISAL e Lottomatica, agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate o con l’applicazione o il sito di quest’ultima. Sempre sul web è possibile anche richiedere informazioni su quanto, effettivamente, occorra pagare.

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