Tiburtina, la ‘futuristica’ sede Bnl in vetro e ceramica diamantata

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Oltre 67.000 metri quadri complessivi, di cui 20.000 interrati e 47.000 esterni. Circa 3.300 postazioni di lavoro, un auditorium da 300 posti, un asilo, una palestra, un’infermeria, sale training e 1.753 metri quadrati per la ristorazione aziendale. Il tutto all’interno di un lungo edificio in vetro di 12 piani che preserverà anche le vecchie cisterne ferroviarie del Mazzoni. Sono le caratteristiche della nuova sede della Bnl presso la stazione di Roma Tiburtina, la cui prima pietra è stata posta questa mattina alla presenza del sindaco di Roma, Ignazio Marino, del presidente di Bnl, Luigi Abete, e dell’ad di Fs, Mauro Moretti.

L’edificio sarà pronto entro la fine del 2016. Le pareti della nuova sede saranno realizzate con un particolare tipo di vetro a specchio e semitrasparente con porzioni di ceramica diamantata che le illuminerà delle tonalità dell’argento. Sul tetto saranno posti pannelli fotovoltaici mentre l’intero manufatto è stato classificato in classe A per quanto riguarda la sostenibilità energetica ed ambientale.”‘Siamo fiduciosi di chiudere l’opera in tre anni – ha affermato il presidente di Bnl-Gruppo Bnp Paribas, Luigi Abete – Mi dispiace lasciare il mio bellissimo ufficio affrescato di via Veneto, ma penso ai nostri interlocutori: l’immagine della nostra nuova sede è di un’impresa bancaria lineare e trasparente, utile ai propri stakeholders, alla collettività in cui opera”. La realizzazione della nuova sede rappresenta ”un grosso investimento”, che ammonta a 300 milioni di euro, ”in un’epoca in cui non se ne vedono in giro”, spiega Abete.

Al via, quindi, ai lavori per la realizzazione della nuova sede della Bnl. Il nuovo edificio, un lungo e irregolare parallelepipedo di 60.000 metri quadri in cristallo, realizzato dallo studio 5+1AA sul lato Pietralata della stazione Tiburtina. Il nuovo edificio realizzerà un angolo di architettura iper contemporanea che potrà ulteriormente abbellirsi con i futuri interventi sui limitrofi lotti ancora nella disponibilità di Fs. “Quest’anno ricorre il centenario di Bnl – ha spiegato Abete introducendo il progetto – è dunque anche simbolicamente importante compiere proprio adesso questo investimento da 300 milioni di euro. Abbiamo scelto questo luogo perché qui la società può interlocuire con l’azienda con grande facilità, grazie alla stazione dell’alta velocità ed al nodo con la metropolitana. L’immagine della nuova sede è quella di un’impresa bancaria che vuole essere trasparente e lineare”. “Se non ci fosse stata la stazione Tiburtina non ci sarebbe stato neanche il secondo passo, la riqualificazione delle aree sul lato Pietralata – ha invece spiegato Moretti – Questa stazione è stata la prima pietra, e la prima pietra di un grande progetto dovrebbe essere difesa e non denigrata in continuazione. Ora auspico che arrivino terzi o quarti passi, ovvero nuovi investimemti in questa zona in cui abbiamo ancora 300.000 metri cubi da vendere. Magari per edifici di nuovi uffici, di una nuova banca o di una nuova sede universitaria”.

“Oggi diamo avvio ad un’operazione estremamente importante per valorizzare sia questo quadrante cittadino che tutta Roma – ha infine detto Marino – il progetto è in straordinaria assonanza con le linee programmatiche che vogliamo mettere in campo per città, ovvero la rigenerazione urbana, sfruttando i grandi nodi ferroviari sia come centri di servizio di interesse urbano che come luoghi di concentrazione di attivita’ lavorative”. “Sottolineo con soddisfazione anche la giusta attenzione alla sostenibilita’ ambientale del progetto- ha concluso Marino- attraverso soluzioni per il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di Co2, il miglioramento delle caratteristiche ecologiche degli interni. Ora lavoreremo in sinergia con tutti gli operatori di trasporto attivi nello scalo e degli imprenditori che decideranno di investire per aprire nuovi uffici ed attività commerciali negli spazi già programmati nell’area interna ed adiacente la stazione”. Bnl ha infine fatto sapere che nella vecchia sede si piazza Albania saranno realizzati 200 alloggi residenziali e che sono allo studio anche ipotesi per il riuso della sede di via Veneto.

Per la riqualificazione della vecchia tangenziale, il Comune ha diversi progetti. “Non so ancora quale soluzione sarà scelta ma ci sono varie ipotesi tra cui quella degli orti urbani o dell’abbattimento – ha detto il sindaco di Roma – Si sta studiando con l’assessore Caudo da prima dell’insediamento e abbiamo già affrontato in varie riunioni questo aspetto urbanistico cos?ì importante per la nostra città. Spero per le prossime settimane di avere un progetto di cui discuteremo con i cittadini”. Un’altra incompiuta per il quartiere Tiburtino è la centrale elettrica sul lato Pietralata della stazione e “c’è l’impegno di portarla altrove o di interrarla” ha detto Marino.

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