Un altro tassello alla lotta all’evasione fiscale viene inserito nel ddl Stabilità

E’ arrivato infatti un emendamento a firma del Partito Democratico che abolisce il tetto dei 30 euro per l’obbligo dei pagamenti elettronici e che stabilisce che si potrà usare il bancomat e la carta di credito per acquisti anche sotto 1 euro.

Fino ad oggi i commercianti avevano l’obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica per acquisti superiore ai 30 anni. Una norma entrata in vigore a giugno dell’anno scorso ma che però nei fatti non ha portato al risultato sperato ossia incentivare l’utilizzo del Pos. Anche perché non erano previste sanzioni per il mancato utilizzo.

Ora invece se l’emendamento alla legge di Stabilità dovesse ricevere l’approvazione si potrà pagare con bancomat anche un caffè.

Viene così cancellato il tetto di 30 euro sotto il quale il commerciante poteva rifiutare i pagamenti digitali e si introducono sanzioni per chi non rispetta la norma e si tagliano le commissioni per le microtransazioni fino a 5 euro.  Come ha sottolineato Sergio Boccadutri, responsabile innovazione del partito Democratico che ha presentato l’emendamento in Commissione Bilancio:

“E’ una questione di libertà. Vogliamo che i cittadini siano liberi di scegliere come pagare, in qualunque situazione (…) Il problema non è tanto nelle sanzioni, quanto nella cultura. Le frodi rappresentano lo 0,022% delle transazioni in Italia, una dato inferiore alle media Sepa che è allo 0,039%, eppure tanti hanno ancora paura di essere in qualche modo raggirati. Oggi la spinta all’utilizzo della carta di credito è visto solo in un’ottica di lotta all’evasione fiscale, in realtà sarebbe in grado di attivare tante economie di scale facendo risparmiare tutti”.

L’altra novità prevista nell’emendamento chiede alle società di gestione dei pagamenti di ribassare le transazioni fino a 5 euro. Avranno così tempo fino al 1 aprile del prossimo anno per adeguarsi, altrimenti la commissione avrà un “valore massimo fino a 7 millesimi di euro per ogni operazione basata su carta di debito e a un centesimo di euro per ogni operazione basata su carta di credito”.

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