Un nome, due storie, se dici Ford Puma
La prima Ford Puma è stata prodotta tra il 1997 e il 2002 e rapidamente archiviata per lo scarso successo, la Casa ha deciso poi di riproporne la denominazione, a diversi anni di distanza, per un prodotto completamente diverso: un'auto capace nel giro di pochi mesi di diventare tra le auto più vendute del costruttore nel Vecchio Continente.
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La prima Ford Puma è stata prodotta tra il 1997 e il 2002 e rapidamente archiviata per lo scarso successo, la Casa ha deciso poi di riproporne la denominazione, a diversi anni di distanza, per un prodotto completamente diverso: un’auto capace nel giro di pochi mesi di diventare tra le auto più vendute del costruttore nel Vecchio Continente. Dunque, un’auto tutt’altro che destinata a una parabola da meteora, come fu per la prima Puma. Guardando al futuro, anzi, il modello attuale avrà un’importanza sempre più centrale. Nella svolta elettrica di Ford è prevista anche una Puma a batteria che, con la Fiesta ufficialmente destinata – al pari della Focus – al pensionamento e la Ecosport a fine carriera, diventerà di fatto l’avamposto della Ford nel mercato europeo, in qualità di unica rappresentante del segmento B.

Ieri. Metà anni 90. Deaborn lancia l’idea di una coupé taglia small (meno di 4 metri di lunghezza), assemblata a Colonia, realizzata sul pianale della Fiesta ma con tutt’altra personalità stilistica: un mix di linee tese e curve, firmato Ian Callum, con tanto di accenno di spoiler in punta di bagagliaio. Sportiveggiante, senza però troppe pretese, visto che i motori erano dei quattro cilindri con potenze da 90 a 125 cavalli (quest’ultima relativa al propulsore della famiglia Zetec sviluppato con la Yamaha), la Puma arriva nel 1997 per una sfida tutta “felina” con la Opel Tigra. “Docile belva”, la definisce Quattroruote nella prova di allora, che proprio all’1.7 litri, al cambio e alla tenuta di strada riserva la massima valutazione: cinque stelle. Ristilizzata nel 1999, esce di scena nel 2002. E con lei tramonta l’idea di una Ford coupé compatta.

Oggi. Il nome, invece, in qualche modo rimane nell’aria, tanto da convincere i vertici dell’Ovale blu a rispolverarlo, lustri più tardi, per la Ford Puma attuale, anch’essa basata sulla Fiesta: l’unico aspetto, insieme ai tratti sportiveggianti della carrozzeria, che lega spiritualmente il vecchio e il nuovo modello. Che può vantare un bagagliaio di tutto rispetto, dalla capienza variabile da 523 a 1.216 litri. Assemblata a Craiova, in Romania, questa crossover compatta entra in un segmento – quello delle B-Suv – in piena esplosione e dalla concorrenza estremamente agguerrita. Ciononostante, la Puma colpisce nel segno e nel 2021 è la Ford più venduta in Europa: circa 133 mila esemplari consegnati, secondo le rilevazioni di Jato Dynamics. Inizialmente proposta anche a gasolio, attualmente è a listino nelle varianti benzina mild hybrid equipaggiate con il tre cilindri 1.0 EcoBoost da 125 e 155 cavalli. Non manca, poi, la variante sportiva ST, mossa da un quattro cilindri benzina (senza elettrificazione) da 200 cavalli.

Domani. Nonostante la carriera della Puma crossover sia praticamente appena iniziata, il suo futuro, in un certo senso, fa già notizia. Anzitutto va ricordato che l’auto è ancora in attesa del restyling di metà carriera, che dovrebbe manifestarsi nel 2023. Guardando oltre, però, la notizia più succosa è senza dubbio l’arrivo di una Puma elettrica, annunciato dalla Casa nel marzo scorso alla presentazione di un piano industriale che prevede il lancio di tre nuovi modelli a batteria entro il 2024 (uno dei quali è appunto la Puma). A ciò si aggiungono le recenti conferme dell’Ovale blu sul destino di Fiesta e Focus: entrambe, tanto la piccola quanto la media, non avranno una nuova generazione e nemmeno un’erede elettrica diretta. In sostanza, al termine del ciclo di vita della Fiesta attuale, previsto intorno alla metà del decennio, la Puma diventerà la nuova entry-level della Ford, che dal 2035 punta a vendere in Europa solo auto elettriche. A cominciare dalla versione a batteria della sua crossover più piccola.

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