L’impegno di Unicredit a mettere a disposizione 120 miliardi di credito (80 miliardi alle imprese, 40 alle famiglie) fino al 2018, come indicato anche nel piano industriale, è stato confermato ieri dall’amministratore delegato, Federico Ghizzoni. Per l’Italia all’inizio del 2014 «alcuni dati interessanti fanno capire che forse, dopo aver toccato un fondo, c’è un minimo di ripresa per il credito», ha detto. Quanto alle maxi svalutazioni e ai nuovi tagli, il manager ha riconosciuto di aver preso «delle decisioni molto difficili, ma razionali e necessarie. Sono contento di averle prese — ha aggiunto — perché il mercato lo ha molto apprezzato». Confermata l’offerta pubblica a metà anno della controllata Fineco che sarà poi quotata in Borsa, dopo aver segnato nel primo trimestre 1,1 miliardi di raccolta netta positiva. Pioneer, invece, «non è in vendita».