UniCredit batte le attese nel semestre, l’utile tocca 1,1 miliardi

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UTILE IN CRESCITA – UniCredit ha chiuso il secondo trimestre del 2014 con un utile netto di 403 milioni di euro, che porta il risultato del semestre a 1,1 miliardi, oltre le attese degli analisti e in crescita del 37,8% su anno. “I risultati positivi confermano la buona performance commerciale del gruppo, malgrado un quadro macro ancora incerto, e ci avvicinano all’obiettivo di circa 2 miliardi di utile netto per il 2014, diventato più sfidante alla luce della modifica dell’imposta sulla valutazione della quota in Banca d’Italia, non inclusa nelle nostre previsioni”, ha detto l’ad Federico Ghizzoni, riferendosi alla maggiorazione dell’imposta sulla rivalutazione del 20% nell’istituto di vigilanza, costata circa 215 milioni al gruppo. Per quanto riguarda la posizione patrimoniale, il gruppo segnala un significativo rafforzamento dei coefficienti di capitale regolamentare, pro-forma per l’IPO di Fineco e la cessione di DAB, con un CET1 ratio fully loaded che sale al 10,4% e un CET1 ratio transitional al 10,8%. 

GLI ALTRI NUMERI DEL PERIODO – I ricavi nel secondo trimestre sono scesi invece del 2,8% a 5,7 miliardi, ma anche i costi sono stati limati a 3,4 miliardi, -2%. Le commissioni sono salite dell’8,5% dall’anno prima, i margini di interesse del 5,9%. La qualità dell’attivo è in miglioramento, con i crediti deteriorati lordi in calo seppur minimo (-0,1%) a 82,4 miliardi, e un tasso di copertura sopra il 51%, “in linea con le migliori banche d’Europa”. Dei crediti difficili, le sofferenze salgono dello 0,6% a 49,6 miliardi, tutti gli altri limano dell’1,2% a 32,8 miliardi. Anche le attività italiane, per anni punto debole della banca, hanno mostrato un utile netto in crescita, e pari a 600 milioni nel trimestre (+28%), dopo l’erogazione di 3,1 miliardi di nuovi crediti tra aprile e giugno (+13%). La banca ha fatto sapere inoltre di aver rimborsato nel secondo trimestre altri 10 miliardi di fondi ottenuti con le operazioni Ltro della Bce portando il totale rimborsato a 17,1 miliardi su un totale di 26.  

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