Unicredit, una delle perdite più pesanti mai viste in Europa

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I primi tre mesi dell’anno si sono chiusi in utile per Unicredit, ma l’anno 2013 è stato da dimenticare. La perdita per l’intero 2013 è stata una delle più pesanti mai viste per una banca europea.

Il titolo dell’istituto di Piazza Cordusio accelera in progresso del 2,73% a 6,395 euro. L’azione era acquistato anche prima della pubblicazione dei conti ma il trend rialzista sta prendendo forza.

La banca maggiore in Italia per numero di asset ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con un profitto pari a €712 milioni. Nel quarto trimestre il risultato era stato negativo (15 miliardi di euro di rosso), mentre il primo trimestre del 2013 aveva visto un profitto di 449 milioni.

Il fatturato del periodo gennaio-marzo 2013 si è attestato a 5 miliardi d 580 milioni di euro, in calo del 3,6%. Il dato si confronta infatti con i €6 miliardi e 10 milioni dell’anno prima.

Il Core Tier 1 secondo i criteri di Basilea III è pari al 9,5%. L’amministratore delegato, Federico Ghizzoni, ha detto che l’obiettivo di utile netto intorno a 2 miliardi per il 2014 ora è più vicino. Le dichiarazioni sono evidentemente piaciute al mercato.

Resta il fatto che il quarto trimestre ha visto una delle perdite più massicce mai registrate da una banca in Europa, ha accantonato 9 miliardi e 300 milioni di euro per coprire prestiti inesigibili e ha dovuto fare i conti con una perdita di valore da €9 miliardi e 300 milioni per una serie di acquisti fatti in passato per espandere le proprie attività all’estero.

Gli analisti si attendevano un net interest income in rialzo a 3,147 miliardi di euro, rispetto ai 3,057 miliardi del primo trimestre 2013. Invece i ricavi totali erano visti in calo a 5,731 miliardi da 5,785 miliardi. L’utile operativo, invece, doveva offrire una piccola crescita, passando da 2,209 miliardi a 2,221 miliardi, mentre gli accantonamenti per perdite su crediti in flessione erano previsti in ribasso a 1,125 miliardi da 1,173 miliardi, con un utile netto in lieve rialzo a 540 milioni di euro dai 449 milioni dello stesso periodo del 2013 con un Core Tier 1 del 9,8%.

In mattinata ha pubblicato i conti anche la controllata polacca Bank Pekao, che ha riportato un calo dell’utile netto nel primo trimestre, sotto le attese degli analisti.

L’andamento dell’azione Unicredit nella settimana rispetto al mercato generale, segnalano gli analisti tecnici, vede una minore forza relativa del titolo, che “potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze”.

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