UniCredit ha riportato un utile netto record nel primo trimestre di circa 1,16 miliardi di euro
I primi mesi del 2022 sono stati contraddistinti da un'estrema incertezza geopolitica e macroeconomica, in questo contesto Unicredit sta entrando nella fase, in cui si prospettano sfide per l'economia globale dovute a fattori come il conflitto in Ucraina e le sue più ampie ripercussioni.
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I primi mesi del 2022 sono stati contraddistinti da un’estrema incertezza geopolitica e macroeconomica, in questo contesto Unicredit sta entrando nella fase, in cui si prospettano sfide per l’economia globale dovute a fattori come il conflitto in Ucraina e le sue più ampie ripercussioni.

In questo senso, ha detto l’Ad Andrea Orcel durante la presentazione dei conti, l’esposizione verso Mosca “è stata ridotta di 2 miliardi, a costi minimi”, ma l’uscita dal territorio” è complicata, stiamo esaminando ogni opzione”. 

I ricavi netti sono stati pari a 4,7 miliardi tra gennaio e marzo, in rialzo del 7,9 per cento su base annua, margine d’interesse in crescita del 5,5% a/a a 2,2 miliardi. In calo i costi operativi (-3% a/a), mentre aumentano a 1,8 miliardi i proventi da commissioni (+8%).

Il CET1 ratio di Gruppo è pari ad un robusto 14,0 per cento, al di sopra del target 2022-2024 del 12,5-13,0%, inclusi i 92 punti base di impatto sul capitale legati alla Russia e la deduzione di 1,6 miliardi legati al riacquisto di azioni proprie. 

Visti i conti, Gae Aulenti ha confermato la guidance 2022 e “le ambizioni di UniCredit Unlocked 2024 con una generazione organica di capitale media di 150 punti base, ricavi netti incrementali di circa 11 miliardi e ROTE di circa il 10 per cento”, e prosegue “l’ambizione di distribuire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 2024” in termini di dividendi. 

Dopo i risultati, UniCredit è in rialzo del 6,1% ad euro 8,92 con FTSE Italia All Share Banks in rialzo del 3,4%. 

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