La struttura dell’operazione, spiega un comunicato dell’istituto italiano, prevede che UniCredit Group conferisca l’interessenza di Ukrsotsbank ad ABH Holdings SA (una holding con sede in Lussemburgo, con investimenti in attività bancarie nella CSI) in cambio di azioni di nuova emissione che rappresenteranno il 9,9% del capitale di ABHH post-transazione. Gli accordi sottoscritti prevedono specifiche tutele a beneficio di entrambe le parti, ivi inclusa la possibilità per UniCredit Group di nominare un componente del Consiglio di ABH Holdings e di attivare la quotazione della stessa ABH Holdings. In aggiunta, le parti hanno convenuto un meccanismo di opzioni Put e Call aventi ad oggetto la partecipazione di UniCredit Group in ABHH, attivabile una volta che siano decorsi 5 anni dalla chiusura della transazione, che dovrebbe avvenire nel corso del 2016. La firma dell’accordo, aggiunge la nota, determinerà nel quarto trimestre 2015 un onere straordinario nel conto economico di UniCredit Group pari a circa 200 milioni di euro, quale risultato netto della cessione. Alla chiusura della transazione, gli effetti della Riserva Oscillazione Cambi pari a circa meno 652 milioni di euro (al 30 Settembre 2015) saranno riportati nel conto economico di UniCredit Group; ma non avranno riflessi sul CET1 ratio. Al closing, l’operazione avrà un impatto sostanzialmente neutro sul CET1 ratio di UniCredit Group, grazie al deconsolidamento delle attivitàponderate per il rischio. Come passo successivo, le parti provvederanno a richiedere le necessarie approvazioni regolamentari. UniCredit Group si è avvalsa del supporto di Rothschild e UniCredit Corporate & Investment Banking, inqualità di advisor.