Utility: vincere le sfide con la digitalizzazione

Digitale,èrivoluzionetotalelebancheeleassicurazioniprimalineadelcambiamentoindustria.La transizione energetica è un fatto acquisito: da un modello dove l’energia elettrica è generata in modo centralizzato, trasmessa e distribuita via cavo fino agli utenti finali si è passati a un modello decentralizzato grazie alle energie rinnovabili generate da più player.In pratica si è passati da un modello unidirezionale a un modello ramificato, come un’autostrada a più corsie con tante uscite.

Negli ultimi 100 anni il sistema era stabile ora siamo passati a un sistema dove è necessario considerare la flessibilità e la non programmabilità delle fonti rinnovabili implementando soluzioni in grado di rendere questo nuovo modello stabile, affidabile e soprattutto evoluto.

Ora è necessario per le utilities trasformare queste sfide in reali opportunità come sottolineato da Saul Fava, VP Strategic Marketing & Digital Transformation di Schneider Electric in un articolo pubblicato su “Management delle Utilities e delle Infrastrutture” di Agici.

Ma quali sono le azioni da mettere in atto per affrontare le sfide della transizione energetica?

Sicuramente le utility hanno il dovere di trasformare profondamente se stesse, pensare a nuove strategie di business e soprattutto competere con nuove figure, i prosumer (produttori e consumatori di energia) che producono, utilizzano l’energia che hanno prodotto e immettono in rete quella in eccesso. In questo quadro un ruolo importante viene giocato dalla digitalizzazione che, nel caso delle utility, deve includere il rapporto con il cliente e le sue nuove esigenze.

Pianificare e implementare iniziative di digitalizzazione è un compito complesso ma necessario: ogni azienda dovrà trovare la soluzione adatta in funzione delle caratteristiche della rete, del mercato che serve, dei vincoli operativi o normativi a cui sia soggetta.

La strada verso la digitalizzazione

Bisogna partire da una reingegnerizzazione sia delle infrastrutture, sia delle logiche di servizio che includano una trasformazione all’insegna di quelle tecnologie che vengono chiamate “disruptive”.

Questo comporta che il nuovo modello distributivo sia in grado di bilanciare risorse tradizionali e fonti rinnovabili in maniera dinamica e flessibile. Le utilities sanno che è necessario incrementare e diversificare gli investimenti in infrastrutture e sistemi e, nello stesso tempo, rafforzare le strategie di fidelizzazione degli utenti.

La sfida passa attraverso alcuni elementi cardine:

  • le smart grid, reti intelligenti in grado di rendere il sistema resiliente, efficiente e sicuro;
  • la capacità di raccogliere, gestire e analizzare i dati per effettuare manutenzione preventiva e predittiva;
  • la gestione delle fonti energetiche distribuite attraverso microgrid, storage, reti locali, mobilità elettrica;
  • lo smart metering, i sistemi di monitoraggio avanzati per una gestione delle informazioni evoluta, in grado di interpretare esigenze e bisogni degli utenti.

La trasformazione digitale passa dall’integrazione IT/OT

Questo significa puntare sul digitale e facilitare l’adozione di tecnologie in grado di trasformare il modello energetico in un sistema più efficiente, sicuro, sostenibile e flessibile. In questo contesto come quello descritto le utilities possono diventare un riferimento a livello nazionale e internazionale, ma è fondamentale una chiara agenda di trasformazione digitale in grado di valorizzare le potenzialità dell’Internet of Things.

Questo nuovo ecosistema energetico complesso, decentralizzato e con numerose risorse rinnovabili da gestire richiede figure professionali specializzate e competenze specifiche.

Per gestire i cambiamenti a livello di sistemi e pratiche IT/OT è necessario adottare un approccio agile: il “trucco” sta nel trovare l’equilibrio giusto, così che il sistema IT preesistente resti in grado di reagire in modo flessibile ai cambiamenti introdotti senza creare impatti operativi sull’ambiente OT.

Schneider Electric, grazie a EcoStruxure, è in grado di completare il processo di convergenza tra OT (Operation Technology) e IT (Information Technology) gestendo efficacemente le informazioni per ottimizzare sia il lato produzione sia il fronte dei consumi energetici, altro tassello chiave dell’ecosistema smart.

In questo scenario finalizzato alla decentralizzazione e alla digitalizzazione, le reti elettriche stanno cambiando pelle. E le utilities?

Questo processo sta trasformando le utilities in veri e propri direttori d’orchestra per le smart cities. Acqua, luce, gas, energia sono beni primari come la gestione dei rifiuti e del traffico, dei parcheggi e dei trasporti. A livello di infrastrutture e di gestione di tutti questi processi, l’uso di sensori e sistemi di controllo avanzato consente alle utilities di giocare un ruolo di primo piano.

Nuove opportunità nascono dalla gestione con sistemi di monitoraggio e controllo basati su standard e protocolli aperti, su sistemi di data management e su soluzioni di advanced analytics che consentono di valorizzare l’ampio patrimonio informativo generato dai sistemi e proteggere i dati con sistemi di cyber security specifici per le smart grid.

Schneider Electric fornisce una risposta concreta dalla produzione e dall’integrazione locale ai confini della rete, bilanciando il fabbisogno e la domanda con EcoStruxure Grid attraverso tre livelli di innovazione:

  • prodotti connessi che raccolgono e distribuiscono informazioni;
  • controllo edge (periferico) che permette di controllare l’operatività in tempo reale, in locale o attraverso il cloud;
  • app, analytics e servizi che consentono di prendere decisioni tempestive e informate, per assicurare affidabilità, ridurre i costi e aumentare l’efficienza energetica.

 

Quali le possibilità offerte?

Teoricamente infinite come piani di sviluppo e resilienza delle reti, riconfigurazioni automatica dei guasti, ottimizzazione degli assetti per una riduzione delle perdite di rete e un’analisi delle stesse.

Nel settore dell’acqua, l’ottimizzazione spazia da modelli per la previsione della domanda d’acqua e simulazione dell’assetto di rete idrica alla gestione integrata della pressione di rete e delle perdite fino a soluzioni relative a pompaggi e riempimenti di bacini con set-point che inseguono la domanda reale.

Pensando invece in ottica Smart City è possibile ottimizzare costi e tempi di intervento tecnici nei cantieri, o garantire servizi innovativi, broadcasting, sistemi di sicurezza interattivi per il viaggiatore, fino alla predisposizione di infrastrutture per gestire i nuovi trend tecnologici come i veicoli a guida autonoma.

Senza dimenticare reti integrate con soluzioni dedicate alla telemetria e automazione, con protocolli per la cyber security.

Schneider Electric raccoglie la sfida con EcoStruxure, l’architettura e piattaforma tecnologica interoperabile che combina energia, automazione e software e che offre maggiore sicurezza, affidabilità, efficienza e connettività

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