#Veneto attira sempre piu’ gli operatori del credito
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Alla fine del 2015 vi è stata una moderata crescita dei mutui per l’acquisto delle abitazioni in Veneto (0,5 %). Alla crescita dell’ammontare complessivo dei mutui casa ha contribuito il deciso aumento delle nuove erogazioni nel corso del 2015 (62,6% sull’anno precedente). Al netto delle surroghe e sostituzioni, che nel corso del 2015 hanno costituito il 16,8% dei nuovi mutui, l’aumento sarebbe stato del 40%.

I tassi di interesse sui mutui per l’acquisto della casa erogati nel quarto trimestre del 2015, in Veneto, sono calati di circa mezzo punto percentuale, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, sia per la componente a tasso fisso sia per quella a tasso variabile, attestandosi, rispettivamente, al 3,1% e al 2,2%.
“Il Mercato del prodotto Cessione del V in Veneto” –secondo Alessandro Zazzaro, amministratore di Aessefin -” è straordinariamente attrattivo su tutti i comparti, pubblico, pensionati e privati.

Questo stato di cose rende il Veneto una regione strategica per la nostra società.

Per sostenere il nostro programma di sviluppo abbiamo già inserito, nel piano industriale triennale 2017/19, l’apertura di ben 2 Filiali a Vicenza, e Treviso con l’intento di un presidio totale del territorio”.

 

Il quadro che emerge dal bollettino dell’economia regionale sul Veneto, pubblicato da Banca d’Italia, mostra come i finanziamenti erogati dalle banche e dalle società finanziarie alle imprese, comprensivi delle sofferenze, siano diminuiti del 3,2% alla fine del 2015. La flessione dei prestiti nel ramo dei servizi è stata del 2,6%, meno marcata che negli altri settori produttivi, ma va sottolineato che oltre un terzo di questo calo è da attribuire ai servizi connessi alle attività immobiliari.

 
Mauro Vignandel, direttore generale di Cofidi Veneziano, (uno dei principali Confidi che operano in Veneto) non nasconde le difficoltà che la crisi economica ha provocato su questo territorio, e lancia un importante appello.

“Il primo semestre 2016 ha visto confermare, da parte nostra, l’ammontare delle garanzie rilasciate a favore delle PMI venete; ma dobbiamo comunque registrare delle problematiche che rendono difficile pensare ad una vicina soluzione della ormai annosa crisi economica.

Il Nord est sta vivendo situazioni di difficoltà che, oltre al difficile contesto economico nazionale, trovano ulteriore ragione di inasprimento da situazioni esclusive di questo territorio.

La debacle economica delle principali banche popolari venete, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, hanno eroso circa Euro 11 mld, sottraendo importantissime risorse finanziarie e causando un ulteriore rallentamento degli investimenti in regione. Tra le altre cose è emerso in tutta la sua gravità come le garanzie portate da questi istituti di credito non fossero solide, e da qui la necessità di trovare adeguati strumenti di garanzia sostitutivi.

I Confidi Regionali, ed in particolare il Cofidi Veneziano, sono in prima fila nel supporto alle imprese venete in questo momento difficile; ma questo non è sufficiente. Risulta essenziale infatti sviluppare un gioco di squadra che veda protagonisti oltre ai Confidi, la regione Veneto, la finanziaria regionale e le associazioni di rappresentanza di impresa.

Voglio lanciare un appello per un’azione in tal senso il più rapida possibile: attendere i tempi della pubblica amministrazione, infatti, significherebbe il dover assistere alla chiusura di numerose imprese senza poter far nulla.”

 

 

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