Via all’esame di Draghi sulle 15 maggiori banche italiane

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Le quindici grandi banche italiane sono ora a rapporto  dal presidente Mario Draghi nella sede della Banca centrale europea nel centro di Francoforte.

Sul tappeto i parametri delle analisi sulla qualità dei bilanci bancari (Asset quality review) in vista dell’avvio della complessa valutazione degli istituti da parte di Eurotower nel quadro delle nuove competenze dell’autorità di vigilanza europea (SSM) sotto il tetto della Bce.

I 15 amministratori delegati degli istituti italiani – fra cui Ghizzoni, Messina, Viola e Saviotti per Unicredit, Banca Intesa San Paolo, Monte dei Paschi e Ubi – saranno ricevuti in Eurotower accompagnati dal vicedirettore generale della Banca d’Italia Fabio Panetta.

Il quale, secondo voci negli ambienti bancari, dovrebbe diventare uno dei membri del Supervisory Board, l’autorità che sarà presieduta dalla francese Danièle Nouy (se mercoledì il Parlamento europeo approverà la nomina) e vigilerà sulle circa 130 banche europee.

Nel frattempo l’analisi è già nella fase iniziale, che comprende una valutazione dei rischi nei bilanci delle banche, e sono stati distribuiti i formulari per i quali secondo quanto sostenuto dalle banche tedesche, puntano a raccogliere 15.000 dati dei bilanci. La valutazione approfondita che la Bce sta avviando riguarda tre aspetti.

L’analisi dei rischi nei bilanci, e l’esame della qualità degli attivi, mentre dall’inizio dell’anno prossimo saranno comunicati i parametri per il nuovo stress test in collaborazione con l’Eba, l’autorità europea con sede a Londra.

Molte incognite pesano sui parametri degli stress, che secondo un nuovo dibattito vivace in corso fra i banchieri centrali – che vede, di nuovo, in posizione critica il presidente della Bundesbank Jens Weidmann – potrebbe anche comprendere una ponderazione dei titoli di Stato in portafoglio delle banche (390 miliardi per il sistema italiano), e non è chiaro se e come la Bce calcolerà il patrimonio alla luce dell’entrata in vigore, dal prossimo primo gennaio, di Basilea III.

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