Via delle Industrie a Carini é il manifesto della decadenza di un territorio
Amministrare un paese é una cosa complicata, farlo con pochi mezzi e dopo un dissesto finanziario in un territorio vasto e disomogeneo lo é ancor di più, ma Via delle Industrie a Carini é percorsa da automobili e su di essa si affacciano abitazioni dove vivono persone, che avrebbero gli stessi diritti di altri cittadini, le cui abitazioni sono ubicate in zone meglio gestite.
Via Delle Industrie CArini

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Amministrare un paese é una cosa complicata, farlo con pochi mezzi e dopo un dissesto finanziario in un territorio vasto e disomogeneo lo é ancor di più, ma Via delle Industrie a Carini é percorsa da automobili e su di essa si affacciano abitazioni dove vivono persone, che avrebbero gli stessi diritti di altri cittadini, le cui abitazioni sono ubicate in zone meglio gestite.

Via delle industrie é malandata, sporca e abbandonata. Testimonia il fallimento del sogno di industrializzazione della Sicilia, con le aree industriali, come quella di Carini, che si svuotano giorno dopo giorno e nella migliore delle ipotesi si riconvertono in aree commerciali. Quello che é avvenuto in una parte della zona industriale di Carini. Un processo che ha visto aperture di poli commerciali di successo (Poseidon e pochi altri a dire il vero) e grandi fallimenti (Ferdico/Portobello e Mercatone Uno su tutti). Poche industrie che resistono ridotte al lumicino e tante diventate fantasmi di se stesse. Via delle industrie é il manifesto di questo sfacelo economico, in un territorio che comunque prova a resistere.

Testimonianza del volere rilanciare e rilanciarsi é proprio l’imminente apertura dello Shopping Center ArcipelaGO!, laddove le avventure poco lecite di Giuseppe Ferdico si infransero. Un mega ristorante Cinese, Bruno Euronics, Magazzini Smart e tanto altro, un secondo polo commerciale, alternativo e concorrenziale rispetto al Centro Commerciale Poseidon. Sorgerà in un’area di 20.000mq una di quelle che una volta era produttiva che ad inizio degli anni 2000 si trasformò in commerciale. Il retro del nuovo shopping center é proprio su quella via dell’industria diventata manifesto di un’idea di sviluppo bocciata dalla storia.

Adesso su quella via sorgono numerose abitazioni ubicate di fronte ad una via che non ha il minimo standard di vivibilità. Pali della luce diventi, marciapiedi impraticabili, sterpaglie che crescono indisturbate, semi rimorchi in stato di abbandono o posteggiati anche per mesi di fronte le abitazioni, opere fognarie inesistenti, spazzatura ovunque.

Approfittando dell’imminente apertura del nuovo shopping center, proprio adiacente alla via più decadente di Carini, si potrebbe cogliere l’occasione per renderla vivibile e fruibile. Perché anche se é difficile amministrare ed é difficilissimo farlo senza fondi, chi si assume l’onere di farlo deve prendersi cura dei propri cittadini, quelli del centro e quelli delle periferie dimenticate.

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