Vigilanza, la procura di Milano commissaria Cosmopol per stipendi sotto la soglia di povertà
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La Procura di Milano mette sotto la lente una nuova società del settore della vigilanza, nell’ambito di una più ampia inchiesta condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza milanese per stipendi ai dipendenti sotto la soglia di povertà. Dopo il caso Mondialpol – in cui le indagini avevano accertato una paga oraria in media di 5 euro lordi, ma che ha trovato una soluzione positiva con la decisione della società di aumentare gli stipendi fino oltre il 30% – questa volta il faro della Procura è stato diretto verso Cosmopol spa. Il pm di Milano, Paolo Storari, ha infatti emesso un altro decreto d’urgenza per caporalato che porta al commissariamento di Cosmopol spa in un’altra tranche dell’inchiesta condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese.

Dopo che il provvedimento nei confronti di Mondialpol era stato “revocato”, come spiega un comunicato del procuratore Marcello Viola, «a seguito dell’avvio di un percorso di riallineamento retributivo da parte della medesima società», le indagini sono andate avanti e hanno rilevato una situazione critica in Cosmopol. «Nella provincia di Lodi – spiega la Procura – sono in corso diverse perquisizioni nei confronti della società e delle persone fisiche con funzioni di responsabilità verso i lavoratori dipendenti coinvolti e si sta procedendo alla notifica dell’informazione di garanzia, oltre che per le responsabilità personali in ordine al reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dal management della società a vantaggio di quest’ultima».

Le indagini, chiarisce la Procura, «stanno portando alla luce fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti perpetrato, approfittando del loro stato di bisogno, da parte di un’importante azienda», ossia Cosmopol spa, che ha «corrisposto al proprio personale retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato». La Procura «ritenuta sussistente una situazione di illegalità aggravata dall’elevato numero di lavoratori coinvolti, nonché di concorrenza sleale posta in essere dalla società, ha disposto in via d’urgenza il controllo giudiziario dell’azienda, con nomina di un amministratore giudiziario che avrà il compito di controllare il rispetto delle norme e delle condizioni lavorative la cui violazione costituisce indice di sfruttamento lavorativo e proceda alla regolarizzazione dei lavoratori al fine di impedire che le violazioni accertate si ripetano, adottando adeguate misure anche in difformità da quelle proposte dall’imprenditore».

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