Oltre 90 associazioni europee che rappresentano settori industriali, ricerca e innovazione hanno siglato una petizione rivolta alle istituzioni europee per chiedere che la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione (RS&I) siano una priorità nell’ambito del prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 della UE in discussione il prossimo 27 settembre al Consiglio Concorrenza Ue.
In particolare, i firmatari chiedono di aumentare lo stanziamento destinato al programma Horizon Europe, portandolo quanto meno a 120 miliardi di euro (a prezzi 2018), contro gli attuali 100 miliardi, di cui almeno il 60% dovrebbe essere destinato al pilastro “Sfide globali e competitività dell’industria europea”.
Nel documento si ricorda che adeguati investimenti nel programma Horizon Europe potrebbero portare alla creazione di 100mila posti di lavoro nella ricerca, sviluppo e innovazione, tra il 2021 e il 2027, e che ogni euro investito in questo settore può generare, nello stesso periodo, un incremento di PIL di 11 euro.
“Mentre la concorrenza internazionale nelle soluzioni innovative si intensifica – affermano le associazioni firmatarie -, la spesa europea per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione rimane relativamente bassa rispetto ai concorrenti globali; per questa ragione occorre alzare al 3% del PIL l’investimento in ricerca e sviluppo”.
All’appello hanno aderito, tra le associazioni europee, Biobased Industries Consortium, Cefic, EuCia, EuPC, European Bioplastics e PlasticsEurope.