Il 94% delle aziende italiane ha registrato ritardi di pagamento su fatture commerciali
Atradius

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Il 45% del valore totale delle fatture risulta non pagato alla scadenza: si tratta di un dato preoccupante, superiore a quello medio riscontrato nell’Europa Occidentale, che si aggira intorno al 40%. E’ quanto emerge dal Barometro sui comportamenti di pagamento di Atradius, società specializzata nell’assicurazione di crediti commerciali.

Secondo i risultati dell’indagine, i ritardi di pagamento su fatture commerciali si sono verificati, per la maggior parte, sul mercato domestico, il che fa dell’Italia il Paese dell’Europa Occidentale che presenta la più alta incidenza di ritardi di pagamento sul fronte interno.

I ritardi di pagamento hanno inciso sul Days Sales Outstanding, ovvero il tempo medio di incasso, che è risultato pari a 82 giorni, 10 giorni in più rispetto allo scorso anno e ben al di sopra della media dell’Europa Occidentale di 48 giorni.

Il dato potrebbe essere una conseguenza della scarsa efficacia nel recupero dei crediti di valore elevato, in particolare per quanto riguarda i clienti sul mercato nazionale, rispetto agli altri Paesi europei. La percentuale di intervistati italiani (27,4%) che prevede un peggioramento del Days Sales Outstanding nel corso del prossimo anno è inoltre superiore alla media europea (22,4%) e questo spiega perché le aziende italiane prevedano un aumento dei costi finanziari e amministrativi connessi alla gestione dei crediti commerciali.

Per quanto riguarda le dilazioni medie di pagamento concesse dalle imprese italiane sul B2B, esse si attestano a 48 giorni dalla data della fattura, al di sopra della media dell’Europa Occidentale di 31 giorni. Le dilazioni per i clienti sul mercato domestico sono di circa 9 giorni più lunghe rispetto a quelle concesse sui mercati esteri.

Dall’indagine emerge come la motivazione primaria per i ritardi di pagamento sul mercato interno sia la carenza di liquidità (80%); il 20% degli intervistati si è detto invece convinto che le aziende loro clienti ritardino il pagamento delle fatture in maniera strategica, ossia come fonte alternativa di finanziamento dell’attività.

Come conseguenza dei ritardi di pagamento delle fatture commerciali, la percentuale di aziende italiane che si è vista costretta a ritardare i pagamenti ai propri fornitori (41%) è stata di molto superiore a quella registrata per l’Europa Occidentale (23,7%). Rispetto alla media europea (12,8%), quasi il doppio delle imprese italiane (24,3%) ha dovuto richiedere alla banca una estensione dello scoperto.

Di conseguenza, per proteggersi dall’impatto negativo dei ritardi di pagamento, due aziende italiane su cinque prevedono di intensificare il controllo dell’affidabilità creditizia delle imprese loro clienti, nonché il monitoraggio del rischio di credito commerciale sulle transazioni all’interno ed all’estero, un dato superiore alla media europea (33,7% ).

Il settore che ha fatto registrare il livello più alto di fatture non pagate alla scadenza e i tempi di pagamento più lunghi, in media, il doppio rispetto ai clienti di altri settori, è stato quello delle costruzioni.

Dall’indagine è emerso infine come circa il 40% delle aziende italiane si aspetti un peggioramento significativo, nel corso del prossimo anno, dei comportamenti di pagamento delle imprese loro clienti in tutti i settori merceologici.

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