Le contestazioni di Simedia sulla riforma della professione

2 commenti

Il segretario generale del sindacato Simedia Luca Matrigiani contesta, con una circolare inviata a tutti gli iscritti, la riforma della professione dettata dal D.L. 141/2010.

Nello specifico il segretario si sofferma su alcuni punti:”

–         l’assenza tra i membri del board dell’Organismo di un rappresentante della nostra  categoria;

–          l’imposizione legislativa di poter svolgere l’attività di mediazione creditizia esclusivamente tramite società di capitali con capitale sociale minimo di € 120.000;

–          la decisione restrittiva del mono-mandato agenziale per prodotto in antitesi con i principi inspiratori della liberalizzazione del commercio voluta dalla Comunità Economica Europea;

–          i costi che sono emersi per poter svolgere questa attività, per l’iscrizione all’OAM fino a quelli strumentali dei vari corsi professionali ed assicurativi;

–          l’obbligatorietà di inquadrare un collaboratore esclusivamente per il tramite di un contratto come agente di commercio (art. 1742 c.c.).

I nostri interventi sono stati continui e pressanti in tutte le sedi opportune: Ministero dell’Economia e delle Finanze; Ministero del Lavoro; Banca d’Italia dove pur se siamo riusciti ad ottenere ascolto ed in alcuni casi documenti ufficiali che avvaloravano le nostre istanze, non abbiamo ottenuto i risultati sperati”.

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2 commenti

  • massimo ha detto:

    – La prima cosa che mi viene da domandare è quale rappresentatività ha il sindacato
    SI.MEDI.A.? in altre parole ma quanti iscritti ha? 5, 10, 20?
    – Immagino che non si possa vantare una posizione nel Board dell’Organismo AM quando
    rappresenti uno zero virgola degli esercenti la professione, o quando al tuo interno sono
    presenti figure di dubbia moralità.
    – Per il resto sono rimostranze già portate avanti da altre rappresentanze sindacali quale R12 o
    associazioni di categoria quindi non mi sembra si discuta di nulla di nuovo.

  • Pietro ha detto:

    Grazie Graziella

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