BPM sospesa con un calo teorico superiore a -3%, mentre Saipem non fa ancora prezzo nel giorno del via all’aumento di capitale.
Dietrofront per le quotazioni del petrolio, dopo le operazioni di short covering del fine settimana e della domanda di carburante dovuta al calo delle temperature negli Stati Uniti.
I prezzi del petrolio sono balzati fino a +10% nella sessione di venerdì, ma ora sia il contratto WTI Crude che il Brent Crude scendono verso quota $31 al barile. Scettico sulla ripresa del greggio Herald Van Der Linde, responsabile strategia sull’azionario dei mercati APAC presso HSBC, che ha affermato che “la domanda (di petrolio) nel mondo non è estremamente forte” e che “in diverse parti del mondo, si è alle prese con il problema della deflazione”.
Sul valutario, euro in recupero sul dollaro, sopra quota $1,08. Dollaro/yen piatto accelera al ribasso, rimanendo sopra JPY 118
In Asia sulla Borsa di Tokyo l’indice Nikkei ha chiuso in rialzo +0,90% a 17.110,91. Shanghai +0,78%