Accenture Consumer Innovation Awards ha selezionato i migliori progetti di business
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La cornice è stata quella del Millennial 20/20 Summit tenutosi in questi giorni a Londra e a salire sul palco dei vincitori del primo Accenture Consumer Innovation Awards, fra i 130 candidati provenienti da 18 Paesi, sono state quattro nuove imprese tecnologiche di Regno Unito, Stati Uniti e Indonesia. Il contest ha selezionato i migliori progetti di business sviluppati da startup “early stage” rispetto a un tema ben definito, e cioè il cambiamento dei modelli di acquisto e di relazione con il marchio degli utenti nel campo dei beni di consumo. Oltre un centinaio come detto le imprese che hanno partecipato al contest e 16 di queste (nessuna italiana) sono state invitate nella capitale inglese per presentare le rispettive idee a un panel di giudici composto da rappresentanti di aziende come Argos, Balderton Capital, Dixons Carphone, PepsiCo e Tesco.
La startup che ha vinto nella categoria “Get Me in the Store Spending More” è l’americana Yoobic, la cui applicazione mobile aiuta gli operatori del retail ad ottimizzare, in tempo reale, il flusso dei dati generati dentro il negozio e il punto vendita verso la sede centrale. Il vantaggio? Assicurare il controllo totale delle attività di marketing e di merchandising condotte in-store e creare, di conseguenza, i presupposti per prendere decisioni più immediate.
Ad imporsi nella categoria “Get Me What I Want, When and Where I Want It” è stata l’inglese Voxpopme, startup specializzata nel catturare opinioni e percezioni dei consumatori attraverso i video. Una piattaforma dedicata sfrutta infatti un motore di anlytics che traduce in informazioni mirate i filmati, eleborandone il “sentiment” e catalogandoli in specifiche sezioni. Il fine della soluzione è quello di arricchire la storia del singolo consumatore e di utilizzare questo contenuto per attivare una connessione più diretta fra i diversi marchi e gli utenti.
Userreplay.com, anch’essa inglese (ma di base negli Stati Uniti), è la startup che si è aggiudicata il riconoscimento nella categoria “Make Me Digital on the Inside”. La soluzione cui ha dato vita permette di scoprire diversi dettagli inerenti l’esperienza digitale dei singoli clienti di un retailer, elaborando le tappe del “viaggio” del consumatore con un set di avanzati strumenti di analytics in grado di identificare gli aspetti negativi dell’esperienza di acquisto del consumatore stesso e di monetizzarne l’impatto. Da qui la possibilità di estrarre informazioni funzionali a migliorare il servizio di vendita e i tassi di conversione, risolvere più rapidamente eventuali problemi tecnici e di usabilità, recuperare i clienti persi e prevenire le frodi.
La quarta startup premiata, vincitrice nella categoria “Give Mm Omni-Personalisation”, è l’indonesiana Snapcart, che sta costruendo la più grande rete di Big Data relativi agli acquisti di tutta l’Asia. Come? Utilizzando come fonte le informazioni delle ricevute che gli “shopper” mettono a sua disposizione attraverso un sistema di “cashback”. L’azienda lavora attualmente con più di 50 marchi, offrendo loro soluzioni di analisi in tempo reale e strumenti di marketing engagement che hanno il fine di approfondire la comprensione di un determinato brand e di favorire una relazione personalizzata con le diverse categorie di clienti oggetto di valutazione.

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