Al via le risorse per l’assistenza disabili: la ripartizione per regione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha assegnato alle Regioni 76.100.000 euro per al Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, il cosiddetto “Dopo di noi”. Il Fondo, istituito ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 112 del 22 giugno 2016, finanzia i percorsi di accompagnamento per le…

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha assegnato alle Regioni 76.100.000 euro per al Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, il cosiddetto “Dopo di noi”.

Il Fondo, istituito ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 112 del 22 giugno 2016, finanzia i percorsi di accompagnamento per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, o perché mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale.

Fondo Dopo di Noi, di cosa si tratta

Il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, noto anche come Fondo Dopo di Noi, è stato istituito dalla Legge n. 112/2016, ed è rivolto alle persone che hanno bisogno di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale, nella sfera individuale o in quella di relazione, e che sono prive del sostegno familiare.

La Legge n. 112/2016 ha previsto e disciplinato misure di assistenza, cura e protezione delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare o comunque in vista del venir meno del sostegno stesso, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori.

Fondo Dopo di Noi, le risorse

Con il decreto del 21 dicembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio 2023, vengono assegnate risorse per un totale di 76,1 milioni di euro per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare per il 2022.
Di questi, 15 milioni vengono assegnati per la realizzazione di attività destinate a coloro che, oltre ad avere una disabilità grave, hanno particolari caratteristiche come l’essere orfani di entrambi i genitori, l’essere indigenti o il vivere in strutture residenziali poco adatte alle loro necessità.

Fondo Dopo di Noi, le risorse destinate alle regioni

La quota di risorse spettante a ogni regione è calcolata sulla base della quota di popolazione regionale nella fascia d’età 18-64 anni, secondo i più recenti dati Istat sulla popolazione residente.
Tra le regioni, spicca per rilevanza la Lombardia, con 13,1 milioni di euro; seguono Lazio (7,6 milioni), Campania (7,5 milioni) e Veneto (6,3 milioni).

Le Regioni procedono al successivo trasferimento delle risorse spettanti agli Ambiti Territoriali entro sessanta giorni dall’effettivo versamento alle stesse da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

L’erogazione delle risorse di ciascuna annualità del Fondo è condizionata alla rendicontazione sugli utilizzi di almeno il 75% della quota relativa alla seconda annualità precedente su base regionale, ed eventuali somme non rendicontate dovranno comunque essere esposte entro la successiva erogazione tramite il Sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali.

Fondo Dopo di Noi, a cosa sono destinate le risorse

Con le risorse del Fondo possono essere finanziati:

  • percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine, ovvero per la deistituzionalizzazione in soluzioni alloggiative che riproducono le condizioni abitative quanto più possibile proprie dell’ambiente familiare;
  • interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing, che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare;
  • programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, e, in tale contesto, tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione;
  • interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative, mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti e attrezzature necessarie per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità;
  • in via residuale, interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra familiare.
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