Analizzimo il titolo Nexi
Nexi negli ultimi mesi non ha brillato certamente a Piazza Affari.
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Nexi negli ultimi mesi non ha brillato certamente a Piazza Affari. Il titolo ha segnato un calo del 60% dai top dell’estate 2021, passando dagli oltre 19€ per azione agli attuali 7,62€ per azione. 
Partiamo primariamente da un’analisi del settore in cui opera Nexi, per poi passare ai grafici e alla possibile operatività. L’azienda sotto la lente opera nel settore dei pagamenti digitali, offrendo i suoi servizi in Italia ma anche in Europa, vantando clienti molto variegati, dai piccoli commercianti fino alle banche, o alle imprese più grandi. È un player di rilievo nell’ambito dei pagamenti digitali nel contesto europeo, tuttavia non è paragonabile ai colossi come Visa Inc (NYSE:V). e Mastercard Inc., che stanno a dei livelli più alti nella “catena alimentare” del settore dei pagamenti. Possiamo però sfruttare i suddetti big player per fare delle considerazioni a cascata valide anche per Nexi, così da aver una panoramica più nitida del contesto in cui si sta operando. I risultati relativi al Q1 2023 delle due aziende americane sono stati positivi e sopra le attese, con delle crescite sugli utili e sulle transazioni effettuate, dando dei segnali simili sul settore di riferimento. C’è però da considerare che se queste buone notizie possono spingere alla positività anche sul titolo quotato a Piazza Affari, un eventuale rallentamento dell’economia (menzionato anche dalle stesse aziende Visa e Mastercard) potrebbe far rallentare i volumi delle transazioni e di conseguenza pesare sui conti dei player del settore dei pagamenti digitali e carte di credito. I risultati riguardanti il primo trimestre di Nexi, e l’outlook per i mesi successivi verranno presentati agli investitori il giorno 10 Maggio 2023. 
Venendo ora alla sezione di analisi tecnica del grafico di Nexi, ci troviamo di fronte ad un movimento piuttosto interessate, che si è andato a formare nelle scorse settimane.

Come si vede dal grafico riportato qui sopra, i prezzi hanno iniziato a disegnare una figura di compressione, un triangolo ascendente (come accaduto sul titolo Stellantis (BIT:STLAM), su cui ho già proposto un’analisi) che si è sviluppato dai minimi di marzo e si è completato ad inizio aprile, con conseguente rottura del livello resistenziale dei 7,55 euro per azione. Dopo tale rottura tuttavia abbiamo assistito primariamente ad una corsa fino ai 7,916€, poi un susseguirsi di candele di rigetto fino ad un nuovo test del livello dei 7,50. Se però la candela del 26 aprile non concedeva troppe speranze, quella di ieri, 27 aprile, ha sicuramente riportato un segnale importante, chiudendo saldamente al rialzo con una prestazione del +2,09%. Da qui dunque si possono delineare nuovi scenari rialzisti su una conferma della forza mostrata ieri, individuando quindi la soglia dei 7,55 come livello da monitorare, con la cui tenuta si potrebbe puntare alla soglia psicologica e resistenziale degli 8 euro per azione. Qualora invece il titolo mostrasse nuova debolezza, (come sta facendo, in scia alle vendite sul nostro indice) invalidando quindi la candela del 27 aprile, la visione rialzista verrebbe a meno. Queste analisi vanno fatte in chiusura di seduta: qualora vi fossero segnali o conferme di difficoltà nel superamento del livello dei 7,55 euro per azione, nella odierna e/o nelle prossime sedute il segnale rialzista non troverebbe realizzazione. Al contrario, se oggi o la prossima settimana tornassero segnali propositivi, la strategia rimarrebbe valida (stando alle condizioni esposte in precedenza).

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