Ania comunica le previsioni per il trend del business assicurativo
ANIA

Ancora nessun commento

Nel 2015, i premi contabilizzati totali (danni e vita) del lavoro diretto italiano dovrebbero sfiorare i 156 miliardi, in crescita dell’8,8% rispetto all’anno appena concluso; si tratterà di un ulteriore aumento dopo quello già registrato nel 2014 (+20,6%) e nel 2013 (+13,1%).

A ciò contribuirà specificatamente lo sviluppo sostenuto dei premi vita per i quali si prevede nel 2015 una crescita del 12%, mentre i premi danni registreranno ancora un calo dell’1,9%. L’incidenza dei premi complessivi sul PIL salirebbe ulteriormente dall’8,9% del 2014 al 9,6% del 2015.

Rami Danni

I premi contabilizzati del lavoro diretto italiano del settore danni nel 2015 dovrebbero raggiungere i 32,2 miliardi e risulterebbero ancora in contrazione dell’1,9% (per il quarto anno consecutivo). Ciò dipenderebbe esclusivamente dal calo dei premi del ramo r.c. auto e marittimi dal momento che tutti gli altri rami danni diversi dalla r.c. auto risulterebbero in crescita.

Nel ramo r.c. auto le imprese assicuratrici opererebbero ancora in un mercato fortemente concorrenziale e, anche per effetto dei risultati tecnici complessivi positivi registrati nel triennio 2012-2014, si stima che le imprese rifletteranno riduzioni significative sulle tariffe applicate agli assicurati al momento del rinnovo; il volume premi, perciò, dopo il forte calo già osservato nel 2013 (-7,0%) e nel 2014 (-6,5%) vedrà nel 2015 un’ulteriore contrazione uguale a quella registrata l’anno precedente (-6,5%).

Anche per effetto dei segnali di recupero del ciclo economico, i premi dei restanti rami danni (escludendo la sola r.c. auto) dovrebbero continuare a crescere del 2,1% nell’anno in corso, dopo il lieve recupero già registrato nel 2014 (+0,9%).

Si sottolinea, in particolare, la crescita che dovrebbe registrare il ramo corpi veicoli terrestri (+3,0%) che interromperebbe un trend di continua contrazione avviatosi nel 2008 (e prolungatosi appunto fino al 2014) e che ha visto in sette anni i premi contabilizzati ridursi cumulativamente di oltre il 27%. Già nel corso del 2014 la velocità di contrazione del volume premi di questo ramo era molto diminuita (-1,1% mentre era pari a -8,6% nel 2013) per effetto dell’aumento nella vendita di nuove vetture, il cui numero è tornato a crescere a partire da gennaio 2014 e che, secondo i dati dell’ACI, a maggio 2015 risultava in aumento addirittura del 13%. Anche i premi degli altri rami danni dovrebbero registrare variazioni positive: r.c. generale +3,0%, infortuni, e altri danni ai beni +1,5%, incendio e malattia +1,0%.

Nel 2015 l’incidenza dei premi danni rispetto al PIL rimarrebbe sostanzialmente sugli stessi livelli del 2014 (2,0%).

Rami Vita

Nel settore vita, dovrebbe continuare anche nel 2015 uno sviluppo sostenuto dei premi contabilizzati che ammonterebbero a circa 124 miliardi con un aumento del 12%, dopo la forte crescita già registrata nel 2013 (+22%) e nel 2014 (+30%). Ciò sarebbe il risultato di un cambiamento nel mix di prodotti venduti: se, da un lato, si registrerebbe un rallentamento nella vendita dei prodotti di ramo I (-17,5% per un volume di premi stimato pari a poco più di 68 miliardi), dall’altro, si assisterebbe a un forte aumento nella commercializzazione delle polizze di ramo III, essenzialmente di prodotti unit che crescerebbero del 125%, per un totale di premi contabilizzati pari a quasi 50 miliardi.

Il contesto prolungato di bassi tassi d’interesse, pur in presenza di risultati complessivamente positivi dei mercati finanziari, sta stimolando (non solo in Italia) la ricerca di soluzioni di investimento aggiuntive o alternative alle tradizionali forme di risparmio garantito. Sta aumentando l’attenzione verso strumenti con un profilo di rischio-rendimento più elevato e basati su un’asset allocation più diversificata e maggiormente dinamica al fine di perseguire risultati finanziari positivi.

In Italia stanno infatti aumentando prodotti cosiddetti “multiramo”, cioè contratti di assicurazione sulla vita unitari ma risultanti dalla combinazione di una tradizionale gestione separata (ramo I) e di un fondo d’investimento di tipo unit-linked (ramo III).

La crescita dei premi contabilizzati del settore vita per l’anno 2015 si denota già nello sviluppo della nuova produzione vita che alla fine di aprile era pari a 44,4 miliardi contro i 35,2 miliardi dei primi quattro mesi del 2014 (+25%). L’aumento è relativo soprattutto ai prodotti di ramo III, per i quali la nuova produzione è aumentata di oltre il 134%; diverso l’andamento della vendita di prodotti tradizionali che dopo aver registrato nel 2014 un aumento superiore al 40%, sembra aver frenato la sua crescita (+0,1% a fine aprile 2015).

Complessivamente l’incidenza del volume dei premi contabilizzati del settore vita rispetto al PIL salirebbe dal 6,8% nel 2014 al 7,6% nel 2015.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI