Antiriciclaggio con nuove regole
Registro unico antiriciclaggio

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Nuovi parametri per individuare il rischio, non più generalizzato ma con possibilità di esentare chi ha attività a basso impatto antiriciclaggio. Sezioni speciali nel registro imprese per quanto riguarda i titolari effettivi delle persone giuridiche e dei trust, con possibilità di accesso per l’Agenzia delle entrate, Gdf e Equitalia (le amministrazioni che contrastano l’evasione fiscale).

Restyling delle sanzioni e riforma complessiva dei comprooro. Sono queste alcune delle novità che arrivano dalla legge comunitaria prevista per oggi all’esame del consiglio dei ministri, presieduto da Matteo Renzi, che dà attuazione alla IV direttiva antiriciclaggio.

Nuovo approccio basato sul rischio. Cambia la metodologia di applicazione degli obblighi antiriciclaggio. Non più regole generali per tutti e indifferenziati. I soggetti destinatari degli obblighi dovranno adottare efficaci strumenti per individuare e valutare i rischi di riciclaggio. Si dovrà tenere conto della natura dell’attività, delle dimensioni e della complessità organizzativa, nonché degli esiti dell’analisi nazionale del rischio. Per raggiungere questi obiettivi sarà necessario predisporre misure di gestione e controllo proporzionali al rischio riscontrato. Con il nuovo metodo di delimitazione del rischio antiriciclaggio, ci saranno novità che riguarderanno le «sentinelle» preposte al controllo antiriciclaggio dalle banche ai professionisti. I criteri di attuazione della delega sulla Quarta direttiva antiriciclaggio prevedono infatti di «procedere all’aggiornamento dell’elenco dei soggetti destinatari degli obblighi attualmente vigenti». Sarà possibile per il Comitato di sicurezza finanziaria, organo preposto dalla direttiva a coordinare i nuovi indici antiriciclaggio, decidere di non assoggettare agli obblighi persone fisiche o giuridiche che esercitano in modo occasionale un’attività finanziaria.

Adeguata verifica in outsourcing. Sarà possibile per i soggetti obbligati rivolgersi a terzi per l’adeguata verifica della clientela. In questo caso i criteri di delega forniscono dei requisiti. In particolare la responsabilità del terzo di effettuare la segnalazione di operazione sospetta.

Stretta su trust e titolare effettivo delle società. Una sezione ad hoc del registro delle imprese dovrà riportare le informazioni sulla titolarità effettiva prevedendo idonee sanzioni per gli organi sociali che non rispettino tale obbligo. Sarà cura del legale rappresentante provvedere alla registrazione nel registro imprese. Le informazioni dovranno essere disponibili alle «autorità preposte al contrasto dell’evasione fiscale», come si legge nel documento che ItaliaOggi è in grado di anticipare. Il trustee dovrà dichiarare di agire in tale veste e dovrà ottenere e conservare le informazioni sulla titolarità effettiva del trust e cioè l’identità del fondatore, del trustee del guardiano e tutte le persone fisiche che esercitano il controllo effettivo sul trust.

Sanzioni al restyling. Riordino in arrivo anche per l’apparato sanzionatorio in tema di antiriclaggio. Con la limitazione, per esempio, delle fattispecie incriminatrici alle sole condotte di grave violazione degli obblighi di adeguata verifica e conservazione dei documenti. Nell’erogare le sanzioni amministrative, si dovrà tenere conto della natura, persona fisica o giuridica del soggetto a cui è ascrivibile la violazione e del settore di attività. Se la violazione è della persona giuridica, la sanzione deve essere applicata dove venga accertata la responsabilità delle persone fisiche preposte al controllo e gestione. Le sanzioni scatteranno per violazioni gravi, reiterate e con carattere di sistematicità nell’ambito dell’adeguata verifica della clientela. la gravità sarà in diretta corrispondenza della natura del soggetto responsabile. Le sanzioni scatteranno per violazioni gravi, reiterate e con carattere di sistematicità nell’ambito della adeguata verifica della clientela. la gravità sarà in diretta corrispondenza della natura del soggetto responsabile.

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