Approfondimenti di Simedia sui procedimenti sanzionatori
L’impegno di Simedia contro l’abusivismo e la sua lettera all’Abi

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Simedia ha riscontrato che le principali cause di questi provvedimenti sono:

–       la cancellazione con provvedimento sanzionatorio, da parte dell’OAM, di quegli iscritti che non hanno provveduto a pagare la quota di iscrizione per l’anno 2015. In tutto questo, non risultano affatto chiare due questioni: la possibilità di essere reiscritti assolvendo il pagamento della quota arretrata e le tempistiche che eventualmente comporta tale procedura. Dal momento della cancellazione dell’iscrizione fino al possibile annullamento del provvedimento, il soggetto che ha subìto la suddetta cancellazione si trova nella palese impossibilità di operare, con tutte le evidenti difficoltà che questa situazione comporta.

–       l’avvio di procedimenti sanzionatori per quegli iscritti che operavano nel campo delle fidejussioni e garanzie. Tali prodotti, essendo intermediati da società ex articolo 106 del TUB o da un Confidi ex articolo 155, comma 4, del TUB, presupponevano una vigilanza da parte di Banca d’Italia e non dell’OAM. Essendosi verificati casi di intermediari finanziari cancellati dall’albo ex articolo 106 del TUB da parte della stessa Banca d’Italia, oggi agenti iscritti all’OAM si trovano nelle condizioni di dover dare spiegazioni su comportamenti non corretti che in realtà sono stati loro stessi i primi a subire, avendo sempre agito in buona fede per società che invece contravvenivano le norme vigenti.

 

–       i controlli e gli accertamenti effettuati da Enasarco presso agenti in attività finanziaria relativi a periodi antecedenti al 31 dicembre 2012, data dalla quale è entrata in vigore la Legge 141/2010. Questi controlli vanno a verificare la congruità delle fatture rilasciate a fronte di segnalazioni prima dell’entrata in vigore della legge in questione, con il risultato di riqualificare, a nostro giudizio impropriamente, il rapporto che tali agenti avevano in essere con i propri segnalatori come un rapporto di subagenzia. Da tutto ciò, scaturiscono sanzioni da parte di Enasarco (anche estremamente onerose) per mancato versamento di indennità previdenziali, di indennità risoluzione rapporto e per altro ancora.

Simedia, data la gravità delle problematiche rilevate si sta adoperando alla ricerca delle migliori soluzioni anche attraverso il coinvolgimento delle stesse OAM ed Enasarco, chiedendo ufficialmente l’apertura di tavoli tecnici di confronto.

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