Assicurazioni come le banche, l’Ivass prepara ispezioni e tagli ai bonus

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Si tiene domani il primo appuntamento annuale dell’Ivass, l’autorità di controllo e vigilanza delle assicurazioni confluita sotto la gestione della Banca d’Italia. A svolgere la relazione, nel Salone del pubblico della Cassa di Palazzo Koch, sarà il direttore generale della Banca d’Italia ed in questa veste anche Presidente dell’Ivass, Salvatori Rossi, il quale ha ricevuto il testimone da Fabrizio Saccomanni. L’attuale ministro dell’Economia ha curato fin dall’inizio il processo di transizione tra il vecchio Isvap e il nuovo Ivass.

Intanto in Bankitalia l’incarico di capo della Ricerca economica, a suo tempo ricoperto prima da Rossi e quindi da Daniele Franco, ora Ragioniere generale dello Stato, è stato affidato a Eugenio Gaiotti, già responsabile dell’Ufficio Studi.

La relazione di Rossi, domani, ripercorrerà le tappe del passaggio, organizzativo ma anche regolamentare, della vigilanza sulle assicurazioni alla Banca d’Italia. Un processo questo che comporta l’adozione del modello di vigilanza prudenziale, utilizzato per le banche, anche dalle compagnie assicurative e richiede il rispetto da parte delle società del settore delle nuove regole europee. Quanto al primo punto, l’adozione del modello Bankitalia significherà anche l’avvio delle ispezioni a tutto campo e il monitoraggio della politica dei dividendi e delle retribuzioni. A questo proposito tra i primi interventi dell’Ivass formato Bankitalia, c’è stata la sollecitazione inviata alle compagnie di definire bonus e stipendi «diretti a premiare risultati effettivamente conseguiti e duraturi evitando di incoraggiare eccessive assunzioni di rischi».

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