Azimuth Holding lancia l’Amazon dei servizi finanziari dedicati alle piccole e medie imprese.
Azimut Holding e STEP lanciano Azimut Marketplace, una realtà fintech che applica il modello delle piattaforme elettroniche ai servizi digitali dedicate alle aziende.
I promotori finanziari di Azimut primi nella raccolta del mese di luglio

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Azimut Holding e STEP lanciano Azimut Marketplace, una realtà fintech che applica il modello delle piattaforme elettroniche ai servizi digitali dedicate alle aziende.

L’iniziativa è stata presentata nel corso di un incontro con la comunità finanziaria, che si è svolto al Museo della scienza e della tecnica.

Una piattaforma per le pmi

Paolo Martini (nella foto di copertina), amministratore delegato e direttore generale di Azimut Holding, ha presentato la piattaforma, definendola “un progetto disruptive“. Il manager ha ripercorso, numeri alla mano, le difficoltà delle banche tradizionali, ponendo l’accento sui servizi offerti alle pmi, che sono “lenti, farraginosi, costosi, molto rigidi e con scarsa possibilità di personalizzazione”. E dire che le pmi in Italia sono cinque milioni e producono il 67% del fatturato complessivo, a fronte di un peso nelle emissioni obbligazionarie corporate appena del 33%.

Per colmare il gap fra un settore bancario tradizionale che “non fa più credito” e l’esigenza di ottenere prestiti tailor-made da parte delle pmi per fortuna c’è la tecnologia. Non a caso, ha sottolinea Martini, negli ultimi dieci anni i titoli delle banche italiane hanno perso il 4,5%, mentre il Nasdaq è balzato del 500%.

L’esplosione del lending erogato tramite canali digitali (1,6 miliardi nel primo semestre, 2,3 miliardi a fine agosto, con un incremento del 201%), ha proseguito Martini, è lì a testimoniare la fame di credito insoddisfatta di cui soffrono le pmi italiane.

Un unico punto d’accesso

Azimut Marketplace è una piattaforma che, grazie a una serie di partner (alcuni dei quali già parte dell’ecosistema della società di risparmio gestito) punta a fornire “un unico punto di ingresso, ai servizi di società terze, debitamente autorizzate”.

In particolare, ha spiegato Marco Montagnani, amministratore delegato di Azimut Marketplace, le pmi possono accedere a: operazioni di finanza straordinaria (minibond ed equity) per supportare i progetti di crescita, strutturate da Azimut Direct, la fintech del gruppo dedicata all’economia reale; aggregazione conti italiani e stranieri, integrazione con la fatturazione elettronica e digital CFO e soluzioni di finanza agevolata di CRIF; instant lending di October che permette alle aziende di richiedere un prestito in pochi secondi con un processo completamente digitale; le soluzioni digitali di Workinvoice per finanziare il circolante, in particolare l’anticipo fatture, che permette alle aziende di ricevere il 90% dell’importo delle fatture in 48 ore; soluzioni di gestione dei flussi di cassa a livello internazionale offerte da Ebury, specializzata in pagamenti e incassi in oltre 130 valute e nella gestione del relativo rischio di cambio, attraverso servizi completamente digitali e senza commissioni di trasferimento; accettazione di pagamenti digitali di Satispay; servizi di valore aggiunto per l’impresa offerti da Amazon.

La piattaforma, ha proseguito Montagnani, “già attiva e testata con oltre duecento aziende registrate, costituisce un vero e proprio ecosistema fintech completo e aperto a tutte le imprese, tramite il sito web azimutmarketplace.it. La registrazione è gratuita, immediata e avviene tramite selfie e scannerizzazione automatica dei documenti in soli cinque minuti”.

Azimut Marketplace punta a ottenere le autorizzazioni per fornire servizi assicurativi e conti correnti alle aziende, ma, ha precisato Martini, “non diventeremo una banca. Vogliamo essere l’Amazon delle pmi, alternativi al canale bancario”.

Secondo le stime elaborate da Azimut e dal team di Azimut Marketplace, oggi circa il 98% delle aziende fruiscono di servizi finanziari digitali, con una forte accelerazione del trend negli ultimi diciotto mesi.

Montagnani ha anticipato che la piattaforma punta raggiungere un obiettivo di 82.000 clienti entro la fine del 2026 e che sarà a break-even già nel 2023, anno in cui avrà conseguito un fatturato di 23,5 milioni.

Azimut Marketplace vede Azimut al 43% del capitale, ma il gruppo quotato è destinato a salire al 100% “al raggiungimento di una serie di condizioni e obiettivi”. Tra gli altri azionisti Step 4 Business, società creata dal team STEP per lo sviluppo dell’attività e del software, che rappresenta il partner con cui l’iniziativa è stata pensata e varata nell’arco di pochi mesi (il closing è datato 23 aprile scorso).

Espansione all’estero

STEP, hanno spiegato i rappresentati di Azimut, ha in programma di lanciare la sua soluzione marketplace in altri mercati, quali Spagna – entro la fine dell’anno – e Portogallo, sfruttando la scalabilità della piattaforma interamente in cloud e le migliori tecnologie disponibili sul mercato. In cantiere anche l’approdo in Brasile, mercato che, ha ammesso Montagnani, è grandissimo e molto complesso, ma “è un blue ocean, che offre grandissime opportunità”.

Montagnani ha sottolineato che “il dato è la chiave” della piattaforma, che utilizzerà intelligenza artificiale, machine learning, open banking e tecnologia blockchain per sviluppare servizi customer-made, “veloci e semplici”, un ecosistema “efficiente, sicuro e scalabile”. Il modello di business di Azimut Marketplace prevede il pagamento da parte delle fintech partner di una fee a fornte della “presentazione di nuovi clienti”.

Montagnani ha detto che ragionevolmente la piattaforma si rivolgerà ad aziende con un fatturato compreso fra 1 e 10 milioni, ma “nulla ci preclude di fornire servizi a società più piccole e di taglia superiore”.

Giorgio Medda, amministratore delegato di Azimut Holding e global head of asset management del gruppo, ha aggiunto che “l’industria dell’asset management è destinata ad assumere un ruolo sempre più importante nel sistema economico, allocando i capitali pazienti degli investitori privati in modo da soddisfare i fabbisogni finanziari delle imprese e sostenerne la crescita. Una evoluzione che in Azimut abbiamo intrapreso da tempo e che oggi ci porta a gestire 3,5 miliardi di euro di asset sui private market con oltre 25.000 clienti. Ci presentiamo ora al mercato con un’offerta per le imprese ancora
più completa ed integrata, da una parte i servizi di Azimut Marketplace e dall’altra il progetto indicato come banca sintetica, che, rafforzatosi con la costituzione di Azimut Direct, ha già erogato quest’anno finanziamenti per 300 milioni di euro, con un obiettivo per il 2022 di 1,1 miliardi”.

Il management di Azimut ha preannunciato per le giornate del 16 e 17 marzo 2022 un evento, completamente digitale, che riprenderà il filo del discorso avviato con ALIExpo dell’ottobre 2019 sulla democratizzazione dei prodotti finanziari che investono in economia reale.

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