Banca Carige dovrà ridurre gli NPL
Carige aspetta l'arrivo di Bonomi

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Banca Carige ha ricevuto dalla Banca centrale europea due bozze di decisioni relative rispettivamente all’esito del processo di revisione e valutazione prudenziale (il cosiddetto «Srep», cioè supervisory review and evaluation process) e al piano di riduzione dei Non permorming loans (crediti non performanti) che la banca dovrà sottoporre all’Autorità di Francoforte entro fine gennaio.
In particolare, dettaglia una nota della banca, i requisiti richiesti sul portafoglio crediti deteriorati prevede un tetto massimo di 5,5 miliardi a fine 2017, di 4,6 miliardi nel 2018 e di 3,7 miliardi nel 2019. I coverage ratio (rapporto di copertura, cioè il rapporto fra le riserve per i rischi su crediti e il totale degli impieghi in sofferenza) dovranno attestarsi a un minimo del 45% nel 2017, al 43% nel 2018 e al 42% nel 2019. Nel piano di riduzione degli Npl la banca dovrà valutare «anche gli impatti in termini di adeguatezza patrimoniale».

A fine giugno il portafoglio crediti deteriorati della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia si attestava a 7 miliardi lordi con coverage al 45,6%. Entro il 3 novembre l’istituto intende formulare alla Bce le proprie osservazioni sulle bozze. In merito alla riduzione degli Npl Carige ricorda di avere in corso «anche in relazione ai recenti favorevoli sviluppi relativi a cartolarizzazioni di Npl, analisi volte alla definizione, nei più brevi tempi possibili, di più incisive opzioni, rispetto a quelle individuate nel piano industriale 2016-2020 approvato lo scorso giugno ed attualmente in fase di implementazione». Il piano prevedeva 1,8 miliardi di cessioni Npl in due tranche entro il 2017. La prima, per 900 milioni, entro la fine del 2016.

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