Banca Etruria in amministrazione straordinaria
Banca Etruria valuta nuovi tagli

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Banca Etruria finisce in amministrazione straordinaria. Banca d’Italia – che da tempo stava svolgendo accertamenti ispettivi – ha disposto il commissariamento dell’istituto di credito aretino dopo aver riscontrato “gravi perdite del patrimonio dovute alle consistenti rettifiche sul portafoglio crediti”. Così il consiglio d’amministrazione che avrebbe dovuto approvare i risultati del 2014 – attesi in rosso per oltre 140 milioni – è stato sciolto su proposta di Via Nazionale (tra i membri del cda c’era anche il padre del ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi). A prendere la guida saranno ora i due commissari Riccardo Sora Antonio Pironti, che in serata hanno convocato dirigenti e organizzazioni sindacali per fare un primo punto della situazione.

Lo scorso dicembre Banca Etruria ha annunciato di aver avviato un processo di riorganizzazione in vista di un’integrazione “con una realtà bancaria maggiormente rilevante” e più di 400 esuberi. L’istituto ha chiuso i primi 9 mesi del 2014 con una perdita di 126,1 milioni. Le rettifiche nette sono pari a 217,6 milioni. Il Common equity tier1 ratio è al 5,9%. Il Total capital ratio era all’8,3%.

A ottobre del 2014 la Banca d’Italia ha inflitto agli ex amministratori una sanzione da 2,5 milioni a seguito delle risultanze dell’ispezione condotta nella primavera e nell’estate del 2013. “La procedura di amministrazione straordinaria, che opera sotto la supervisione della Banca d’Italia, avrà il compito di condurre l’attività aziendale secondo criteri di sana e prudente gestione e di individuare le iniziative necessarie per il superamento della grave crisi aziendale”, spiega la banca. “La clientela potrà quindi continuare a rivolgersi, come di consueto, agli sportelli della banca che prosegue regolarmente la propria attività”, aggiunge il comunicato.

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