Banca Popolare di Spoleto non è più commissariata
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Il Consiglio di Stato ha annullato il commissariamento della Banca Popolare di Spoleto, disposto nel 2013 dal ministero dell’Economia su proposta della Banca d’Italia. Si tratta di un pronunciamento senza precedenti da parte del giudice amministrativo di massimo grado, che per la prima volta ha bocciato un provvedimento “voluto” dalla Banca d’Italia. Quanto alle ragioni della decisione, secondo il Consiglio di Stato, nell’iter che ha portato al commissariamento c’è stata un’irregolarità per la mancanza di un’istruttoria autonoma da parte del ministero, che invece si è affidato alla sola valutazione di Bankitalia.

“Il ministro dell’Economia e delle finanze, nel condividere gli esiti e le soluzioni contenuti nella proposta avanzata dall’autorità di vigilanza, avrebbe dovuto eseguire un’attività istruttoria, anche al fine di dare contezza della permanenza dei requisiti oggettivi e soggettivi necessari ad attivare la procedura di amministrazione straordinaria, nonostante l’intervenuto mutamento della situazione patrimoniale della Banca Popolare di Spoleto spa”, dice la sentenza.

Il ricorso al Consiglio di Stato contro una precedente decisione del Tar del Lazio era stato sollevato da Marco Carbonari, Claudio Umbrico e Michelangelo Zuccari, i primi due ex consiglieri d’amministrazione della banca umbra – poi acquisita dal Banco di Desio e della Brianza – e il terzo ex vice presidente del cda.

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