Banche italiane di nuovo sotto la lente di Morgan Stanley
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Che ha alzato il price target di Ubi Banca da 7,25 euro a 7,70 euro, con raccomandazione equalweight. “La robustezza della crescita delle commissioni, oltre alla ripresa della qualità degli asset, ci rende ottimisti sulle banche italiane”, scrivono gli esperti della società. “Anche se ci vorrà tempo perché gli accantonamenti calino, le riforme del governo potrebbero accelerare la ripresa, secondo la nostra opinione”. Rivisto al rialzo il price target del Banco Popolare, da 12,8 a 13 euro, sempre con raccomandazione equalweight. Gli analisti di Citigroup, invece, si sono espressi du UniCredit e hanno confermato il giudizio “buy” sul titolo, alzando l’obiettivo di prezzo da 6,8 a 7,40 euro.

“Crediamo che le banche possanno essere tra i maggiori beneficiari dell’attuale situazione di mercato”, scrivo dal canto loro gli analisti di Jp Morgan. “Per esempio, l’uscita dalla deflazione e il percorso verso un rialzo di prezzi e rendimenti sono fattori positivi per questo settore”. In particolare, nell’area euro hanno trovato smentita le attese dei più pessimisti, che non scommettevano su una ripresa del credito, e “la relazione tra il Roe delle banche e la crescita del credito è molto forte e positiva”. Le banche europee appaiono ancora interessanti e presentano uno sconto del 20% rispetto a tutto il mercato. “Il momento per gli utili per azioni delle banche sta migliorando”, sottolineano gli esperti. Fra le banche europee che presentano la maggiore correlazione tra return on equity e crescita del credito figurano la Banca Popolare di Milano, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Intesa Sanpaolo, UniCredit e Mediobanca.

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