Banche, tecnologia e cambiamento

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Per chi si occupa di banche, nel mondo della comunicazione e in particolare del giornalismo, non possono certo suonare nuove espressioni come “multicanalità”, “conoscenza del cliente” o “ disponibilità 24×7 dei servizi”. Per tanti anni hanno caratterizzato la misura dell’innovazione sul mercato, grazie al contributo fondamentale offerto dalla tecnologia e soprattutto all’impulso verso una maggiore competitività che proveniva direttamente dai clienti.
Oggi però, e con oggi si intende il mondo che è uscito fuori o sta provando a uscire dalla crisi economico-finanziaria degli ultimi anni, tutto questo è divenuto lo standard con cui le banche sono chiamate ad affrontare le importanti sfide del prossimo futuro, laddove la nuova frontiera del banking ha un nome assolutamente auto-esplicativo: redditività sostenibile. Il senso, in estrema sintesi, è che la banca deve poter continuare a fare il proprio mestiere, ossia raccogliere risparmio e prestare denaro, ma con tutti i crismi di un’azienda industriale moderna, pienamente integrata nel contesto globale in cui si trova a operare.
In questo quadro il compito principale per le banche non può essere che quello di ottimizzare la propria macchina operativa, tenendo ben presente da un lato la problematica della compliance (basti pensare alla preminenza dell’Asset Quality Review della Bce) e dall’altro la possibilità di recuperare competitività agendo sulla leva dei costi.

 

Si tratta di un contesto in cui l’innovazione tecnologica può fornire un supporto essenziale: dalla digitalizzazione e dematerializzazione dei processi alla virtualizzazione e al consolidamento dei server, dalla leva della collaboration fino allo sfruttamento dei Big Data per la riduzione del rischio di credito e del rischio finanziario.
Nello stesso tempo, si registra però anche una domanda o meglio un’opportunità di innovazione nello sviluppo dei servizi per le banche che proprio come in passato proviene direttamente dal mercato. E in questo caso è la tecnologia a guidare il cambiamento perché ha già provveduto a conquistare i clienti.
Il riferimento è alle nuove modalità di comunicazione e interazione con la clientela che si stanno imponendo grazie alla diffusione sempre più capillare del canale mobile e dei social network, con le molteplici possibilità di business offerte in termini di cross-selling, profilazione della clientela e ampliamento della base clienti ad esempio alle nuove generazioni. E in prospettiva l’impatto dei pagamenti in mobilità, che per le banche comporta un evidente rischio di disintermediazione da parte dei nuovi competitor, è destinato via via a diventare più significativo.
Di tutti questi argomenti si parlerà in occasione del primo Finance Evolution Meeting – I top trend dell’innovazione in banca, convegno organizza insieme al partner Soiel International a Milano il prossimo 22 maggio(Centro Svizzero, via Palestro 2-4). L’evento, a partecipazione gratuita e aperto a tutti i rappresentanti del mondo bancario e finanziario, ha un obiettivo ambizioso ma quanto mai attuale: stimolare la dialettica fra il mondo finance e chi opera sul mercato delle soluzioni per l’innovazione.

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