Banche venete aprono il paracadute

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Bisognerebbe dire che le Banche venete attualmente non hanno nulla da invidiare alla Brigata di paracadutisti Folgore siccome gli è stato appena regalato un mega paracadute applicando il Decreto salva banche approvato nel febbraio 2017.

Proprio in questi giorni infatti sono stati stanziati ben 17 miliardi per salvare alcuni istituti bancari come Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Il nostro Presidente del Consiglio Gentiloni, dopo che il Consiglio dei Ministri ha approvato questa manovra, ha affermato che si è trattato di un intervento assolutamente necessario per evitare un fallimento imminente delle Banche venete ormai esauste, ma ci ha tenuto anche a precisare che questa decisione è stata presa anche per salvare i risparmiatori.

Questi ultimi però non sembrano essere particolarmente contenti per l’applicazione di questo decreto siccome a protestare sono ormai in molti e soprattutto alcuni azionisti del Friuli Venezia Giulia i quali hanno intenzione di organizzare una protesta pacifica di fronte al Parlamento per esprimere il loro dissenso. Ma a storcere il naso davanti a questo provvedimento sono stati anche buona parte degli italiani dopo aver saputo che alcuni esperti analisti finanziari hanno stimato che tutto questo costerà ai contribuenti circa 4 miliardi di Euro, mica bruscolini!

Ma in che cosa consiste questo paracadute? Vediamolo un po’ più da vicino. Prima di tutto c’è da dire che sia la Veneto Banca che la Popolare di Vicenza riaprirà proprio oggi grazie a Intesa la quale ha assicurato la continuità del servizio per queste 2 banche, ma per fare questo sono stati necessari quasi 5 miliardi a favore proprio di Intesa. In oltre è da sottolineare che ciò che ha reso possibile il decreto salva banche è stato l’ok da parte dell’Unione Europea al congelamento dei rimborsi del bond subordinato di Veneto Banca il quale sarebbe scaduto il 21 giugno scorso. Tale scadenza è stata quindi prorogata per tutte quelle banche che hanno richiesto l’intervento dello Stato senza che venga considerato come inadempimento. Attraverso i 17 miliardi si dovrà cercare di ripianare tutte le perdite delle banche coinvolte oltre a gestire l’esodo volontario di oltre 3 mila dipendenti non solo di Veneto Banca e Popolare di Vicenza ma anche di Intesa. E si deve tentare di coprire anche tutti questi costi di integrazione e molte pendenze pregresse.

Altro che Folgore! Con tutti questi miliardi per salvare le Banche Venete in caduta libera questi ultimi ora potranno aprire un nuovo gruppo di paracadutisti. Io sarò il primo ad arruolarmi casomai daranno qualche miliardo anche a me!

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