Bando per favorire l’Autoimprenditorialità e l’Autoimpiego in Veneto
Veneto Banca ridisegna la rete

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Il Bando tende a incrementare gli investimenti in favore del capitale umano promuovendo azioni per ridurre la distanza tra cercatori di impiego e imprese, per la riqualificazione e la professionalizzazione delle persone in una logica di innovazione produttiva e tecnologica e per la valorizzazione delle competenze e delle idee attraverso l’auto-impiego e l’auto-imprenditorialità.

L’OBIETTIVO: sostenere l’avvio e la creazione di imprese “innovative” in tutti i settori, sia come vere e proprie start-up che come re-start up, riferendosi in tal senso ad aziende già esistenti che avviano percorsi di ristrutturazione aziendale, rilancio e discontinuità, che portino alla creazione di nuovi servizi ad alto valore tecnologico e che prevedano la costituzione di un nuovo soggetto giuridico.
Ogni proposta progettuale deve concentrarsi su un’unica azione scelta tra:
NUOVA IMPRESA: azione  finalizzata a sostenere la nascita di nuove imprese con il contributo di imprese esistenti che possono, anche in maniera informale attraverso forme di cofinanziamento, supportarne il passaggio dall’idea all’impresa, l’avvio e il consolidamento sul mercato.
TERRITORIO E RETI: L’azione  finalizzata a sostenere iniziative imprenditoriali per la creazione di reti e/o di valorizzazione del territorio, che possano contribuire a realizzare un eco-sistema collaborativo e territoriale di business, che favorisca le attività di promozione, comunicazione e diffusione del made in Italy.
NUOVI PRODOTTI E SERVIZI: La finalità di tale azione è quella di realizzare interventi a sostegno delle imprese per l’esternalizzazione di servizi (ad es. logistica, trasporti, ecc.) o l’attivazione di nuovi servizi in un’ottica di ottimizzazione dei costi, contribuendo in questo modo alla creazione di nuova impresa e nuovo business.
I progetti devono avere un valore complessivo non inferiore ad Euro 50.000,00 e non superiore ad Euro 300.000,00.

Domande, a mezzo PEC: Sportello n. 1 dal 15 giugno – 15 luglio 2016; Sportello n. 2: dal 1 settembre – 30 settembre 2016.  Deliberazione della Giunta Regionale n. 823 del 31 maggio 2016

Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Asse I Occupabilità – “F.A.R.E. Favorire l’Autoimprenditorialità e l’Autoimpiego – Realizzare Eccellenze” anno 2016. Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva.

  • L’obiettivo è sostenere l’avvio e la creazione di imprese “innovative” in tutti i settori, sia come vere e proprie start-up che come re-start up, riferendosi in tal senso ad aziende già esistenti che avviano percorsi di ristrutturazione aziendale, rilancio e discontinuità, che portino alla creazione di nuovi servizi ad alto valore tecnologico e che prevedano la costituzione di un nuovo soggetto giuridico.
  • Con il termine “innovative” si intende riferirsi ad imprese vocate ad offrire un prodotto/servizio innovativo in risposta a nuovi fabbisogni emergenti, o in grado di avviare percorsi di innovazione organizzativa legati al prodotto, al processo produttivo e al tipo di tecnologia utilizzata, e non ci si limita a quanto sancito dal Decreto Legge 179/2012, che stabilisce le caratteristiche e i requisiti delle start-up innovative.

Potranno essere realizzati progetti che prevedano un insieme variamente combinato di attività di formazione e/o di accompagnamento e che potranno sostenere i destinatari (disoccupati non giovani/occupati) a realizzare la propria idea imprenditoriale, sia attraverso percorsi formativi e attività consulenziali in fase di pre startup, che attività di accompagnamento e sostegno economico-finanziario in fase di post startup, al fine di creare sui territori ecosistemi di business in cui la commistione tra pubblico e privato, tra università, centri di ricerca e imprese esistenti, porti alla concretizzazione di nuova impresa, nuovi servizi e nuove opportunità di lavoro.

Ogni proposta progettuale deve concentrarsi su un’unica azione scelta tra quelle riportate nella tabella che segue:

AZIONE 1 NUOVA IMPRESA – FINALITÀ

  • Tale azione è finalizzata a sostenere la nascita di nuove imprese con il contributo di imprese esistenti che possono, anche in maniera informale attraverso forme di cofinanziamento, supportarne il passaggio dall’idea all’impresa, l’avvio e il consolidamento sul mercato.

AZIONE 2 TERRITORIO E RETI – FINALITÀ

  • L’azione è finalizzata a sostenere iniziative imprenditoriali per la creazione di reti e/o di valorizzazione del territorio, che possano contribuire a realizzare un eco-sistema collaborativo e territoriale di business, che favorisca le attività di promozione, comunicazione e diffusione del made in Italy.

AZIONE 3 NUOVI PRODOTTI E SERVIZI – FINALITÀ

  • La finalità di tale azione è quella di realizzare interventi a sostegno delle imprese per l’esternalizzazione di servizi (ad es. logistica, trasporti, ecc.) o l’attivazione di nuovi servizi in un’ottica di ottimizzazione dei costi, contribuendo in questo modo alla creazione di nuova impresa e nuovo business.

AZIONE 1: NUOVA IMPRESA- FINALITA’

I progetti presentati nell’ambito di tale azione si devono porre la finalità di sostenere i destinatari degli interventi nello sviluppo di nuove idee imprenditoriali, accompagnandoli in un percorso che permetta di trasformarle in un business sostenibile.

  • Le proposte progettuali potranno rivolgersi sia a destinatari in possesso di una specifica idea imprenditoriale, sia a imprese/start-up già costituite (da non più di 12 mesi).

Tale proposte progettuali dovranno essere articolate in due fasi:

  • una prima fase di lancio e di competizione per l’individuazione delle idee imprenditoriali o delle start-up8 da accompagnare;
  • una seconda fase in cui le idee/start up selezionate e vincitrici saranno accompagnate nella fase di concretizzazione e/o di inserimento nei mercati di riferimento.

Nell’ambito della prima fase per tutti i destinatari dovranno essere previste attività di orientamento, definizione dell’idea imprenditoriale e stesura di un pitch, che sarà sia utile alla presentazione dell’idea imprenditoriale a possibili investitori, sia necessario per partecipare alla fase di selezione/competizione.

  • Ogni progetto dovrà, quindi, prevedere la realizzazione di una competizione a colpi di pitch, all’interno della quale una giuria di esperti selezionerà le migliori idee che avranno accesso alla seconda fase del progetto.
  • Dovranno essere selezionate almeno 8 idee e/o progetti imprenditoriali o start-up già attive.

Nell’ambito della seconda fase, potranno poi essere realizzati specifici servizi di accompagnamento all’avvio di impresa, quali ad esempio, consulenza specialistica per la definizione del business plan, coaching per l’individuazione di criticità delle start-up già esistenti e di azioni di miglioramento dell’idea imprenditoriale, attività di networking, accompagnamento alla predisposizione di richieste per strumenti di finanza agevolata, assistenza sulla tutela della proprietà intellettuale, spese per la costituzione e l’avvio, spese promozionali, ecc.

  • All’interno di tale tipologia progettuale, nell’ambito della seconda fase, potranno essere finanziate anche iniziative di formazione di vario tipo e borse per la realizzazione di esperienze formative, di lavoro o tirocinio, sia all’estero che fuori dai confini regionali, finalizzate alla creazione di sistemi virtuosi di scambio di saperi e del “saper fare” impresa, che possano offrire ai nuovi imprenditori – o aspiranti tali – l’opportunità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono PMI o all’interno di realtà imprenditoriali consolidate ed innovative operanti in altri paesi membri dell’ Unione Europea o in altre regioni.
  • Lo scambio e la condivisione di esperienze, nell’ambito di un periodo di formazione transnazionale o transregionale presso sedi di imprenditori esperti, stimola lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, aiuta ad acquisire le competenze necessarie a gestire un’attività d’impresa, crea l’occasione di considerare la propria idea imprenditoriale sotto nuovi punti di vista, amplia la conoscenza circa nuovi mercati e consente la creazione di proficue collaborazioni, anche in ottica di rete.
  • Le imprese private, inoltre, potranno mettere a disposizione dei vincitori della prima fase, ulteriori premi (anche in denaro) a titolo di cofinanziamento o programmi di accelerazione e di incubazione in Italia o all’estero.
  • All’interno del partenariato di progetto potranno essere realizzate anche attività di costruzione di reti di investitori informali (business angels), cioè persone fisiche (imprenditori, manager, privati in genere) che investono proprie risorse finanziarie in nuove aziende con un progetto imprenditoriale promettente.
  • Questi investitori anche se non sono necessariamente riconducibili al mondo finanziario tradizionale (banche, microcredito, venture capitalist) o alla finanza agevolata erogata da enti pubblici, possono rappresentare un importante tassello a sostegno dell’avvio di impresa e contribuire alla creazione di un sistema più favorevole alla nascita di nuove realtà imprenditoriali e all’attrazione di capitali.
  • Le proposte progettuali potranno essere presentate su esplicita richiesta di imprese venete già consolidate, anche attraverso il ricorso ad enti specializzati nell’avvio d’impresa o ad incubatori d’impresa, così come meglio dettagliato nel paragrafo riferito ai soggetti proponenti.
  • Si precisa che, all’interno di tale azione potranno essere coinvolte, in qualità di destinatari finali, imprese già costituite purché le stesse risultino regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, istituito presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura competente per territorio, da non più di 12 mesi alla data di apertura dei termini per la presentazione delle proposte progettuali, ed abbiano sede legale in Veneto o coinvolgano nel progetto di sviluppo imprenditoriale un’unità operativa in Veneto.

AZIONE 1 NUOVA IMPRESA – FINALITÀ

Tale azione si pone la finalità di sostenere la nascita di nuove imprese anche su specifica richiesta di imprese già esistenti attraverso la selezione delle migliore idee di start-up.

  • Si precisa che nell’ambito della presente iniziativa con il termine start-up si intende riferirsi sia a imprese da costituirsi
    entro la durata del progetto, sia a imprese già costituite e regolarmente iscritte alla CCIAA da non più di 12 mesi.
  • Si precisa che ai fini dell’individuazione della data di iscrizione, farà fede la data risultante dalla visura camerale.

ATTIVITÀ

• PRIMA FASE
– Orientamento all’autoimprenditorialità;
– Accompagnamento alla definizione delle idee imprenditoriali;
– Definizione di business plan e/o di piani di sviluppo;
– Supporto nella redazione di pitch per la presentazione delle idee imprenditoriali o delle start-up già costituite;
– “Start-up competition” per la selezione delle migliori idee imprenditoriali.

• SECONDA FASE
– Attività di formazione specialistica per accompagnare i destinatari nell’acquisizione di competenze e conoscenze indispensabili all’avvio d’impresa;
– Realizzazione di esperienze di lavoro o tirocini in Italia o all’estero, utili all’acquisizione di competenze professionali anche in un’ottica di confronto e scambio in una dimensione europea;
– Realizzazione di eventi per favorire l’incontro con altri possibili investitori (investor day);
– Attività di accompagnamento all’avvio d’impresa sia nella fase pre start-up, che di post start-up.
RISULTATO ATTESO:

  • Creazione di nuove realtà imprenditoriali
  • Offerta di nuovi servizi – innovazione delle imprese esistenti
  • Sviluppo di modelli efficaci di collaborazione tra pubblico e privato a sostegno di nuova impresa

TARGET

  • Disoccupati over 30
  • Occupati (in relazione ad azioni di valorizzazione delle competenze e a misure per l’attivazione di percorsi di autoimprenditorialità)
  • Aziende (micro e PMI)

Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi ed il raggiungimento dell’obiettivo, si potrà prevedere anche la richiesta di un finanziamento per le tipologie di spesa a valere sul FESR e/o ai sensi dell’art. 13 del Reg. UE n. 1304/2013, così come meglio precisato nel paragrafo di riferimento.

  • A titolo puramente esemplificativo si evidenzia che il progetto potrà, quindi, avvalersi di risorse per la dotazione strumentale, l’acquisto di servizi e/o attrezzature necessarie all’avvio d’impresa, nonché fare ricorso all’utilizzo di servizi di accompagnamento anche nella fase di post start-up (purché all’interno della durata massima del progetto).

AZIONE 2: TERRITORIO E RETI

L’azione è finalizzata a sostenere iniziative imprenditoriali di rivitalizzazione dei territori, promuovendo azioni di “start/re-start” d’impresa.

La finalità è quella di realizzare un eco-sistema collaborativo territoriale di business, che permetta la creazione di spazi di socialità e di percorsi partecipativi, che consentano a “nuovi” e “vecchi” imprenditori di trovare uno spazio che ne supporti e promuova l’attività.

  • I progetti dovranno, quindi, porsi l’obiettivo di creare spazi (fisici e/o virtuali) di intelligenza collettiva, all’interno dei quali sviluppare comunità collaborative di persone che lavorano a progetti imprenditoriali, di sviluppo sociale e creativo con l’unico requisito di impegnarsi a scambiare idee, servizi e conoscenza per rinforzare l’economia locale. Questi spazi dovrebbero agire come degli hub, cioè dei ripetitori ed amplificatori di segnale, in grado di connettere più dispositivi, mettendo in rete imprenditori, imprese, cittadini, comunità locali, ecc.
  • Si intende, quindi, finanziare progetti di rete finalizzati alla creazione di spazi di condivisone di nuove idee,
    che possano agire da promotori di nuove impresa ed amplificatori di innovazione tecnologica in tutti i
    comparti produttivi.

Rigenerare spazi dove la condivisione di idee permette di sostenere progetti innovativi in ambito culturale e
creativo (ma non solo), favorisce processi di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di spazi dismessi o, al
momento, con altre destinazioni d’uso, che possono diventare occasioni di una nuova socialità e di percorsi
partecipativi dal basso.

  • Possono, quindi, essere realizzate progettualità dal forte impatto sociale con processi di collaborazione e co-progettazione tra cittadini, organizzazioni private e istituzioni pubbliche, che portino alla nascita di nuove realtà imprenditoriali anche attraverso la promozione di occasioni di crescita e scambio di competenze professionali, in grado di generare nuove opportunità di occupazione.
  • Il principio di condivisione degli spazi comuni sta portando alla sperimentazione di nuovi ambienti di coliving e coworking pensati per incanalare risorse diverse, all’interno dei quali svolgere incontri e meeting, condividere idee e risorse in un contenitore attraversato da flussi, dove domanda e offerta si incontrano, dove si creano alleanze, sinergie professionali, collaborazioni e dove si sperimenta una nuova dimensione del servizio pubblico.
  • Queste nuove forme di organizzazione del lavoro sono sempre più orientate alla liberta e alla capacità di unire soggetti con competenze, conoscenze e abilità differenti, necessarie per adattarsi ad un mercato del lavoro sempre più competitivo.
  • Uno degli obiettivi del coworking è quello di creare nuove opportunità lavorative per i freelance, i liberi professionisti, ma anche per coloro che sono interessati ad entrare nel mercato del lavoro, considerato che il maggior potenziale di questo spazio è dato proprio dall’accelerazione dei processi di innovazione del tessuto produttivo locale.
  • Con tale iniziativa non si intende sostenere la mera condivisione di spazi, ma contribuire allo sviluppo di una imprenditorialità collaborativa, che trova nella rete e nella circolazione di idee, conoscenze e competenze la propria forza e il proprio volano di innovazione.
  • All’interno di tale tipologia progettuale potranno essere finanziate anche iniziative finalizzate all’acquisizione di spazi inutilizzati (es. siti industriali dismessi) da rivitalizzare o iniziative dedicate a creare eventi e momenti pubblici che permettano a singoli imprenditori di avere visibilità e riconoscimento a livello regionale, nonché a realizzare spazi/poli di animazione socio-economica territoriale, che, mettendo a disposizione delle comunità locali vari strumenti, contribuiscano a favorire il ricrearsi di nuove condizioni di equilibrio sociale ed economico offrendo nuove opportunità di lavoro e impresa.
  • Con tali progetti si intende anche ridare voce e far emergere dal silenzio quei saperi e quelle conoscenze che sono le fondamenta del saper fare artigiano/manifatturiero, nonché creare spazi che rispondano alle esigenze della manifattura additiva.
  • Quest’ultima, infatti, rappresenta un chiaro esempio che racchiude un enorme potenziale per il futuro dell’impresa italiana e veneta, con possibilità di risparmiare tempo e costi lungo tutto il ciclo di vita di un prodotto.
  • Come evidenzia il Rapporto annuale sullo Small Business Act10 oggi, per molte aziende italiane, il luogo della produzione sta diventando sempre più un mix tra garage, bottega artigiana e laboratorio:
    dall’incontro tra tecnologia digitale e produzione personalizzata, dal mix tra tecnologie di stampa 3D e creatività tipica della produzione artigianale e manifatturiera di alta qualità, può passare la via di un nuovo fare artigiano e il rilancio della manifattura.

Si precisa che, all’interno di tale azione potranno essere coinvolte imprese già costitute purché le stesse risultino regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, abbiano sede legale in Veneto o coinvolgano nel progetto un’unità operativa in Veneto, e siano accompagnate sia in un percorso di crescita e sviluppo che nella costituzione delle reti.

AZIONE 2 TERRITORIO E RETI – FINALITÀ

L’azione è finalizzata a sostenere iniziative imprenditoriali di rivitalizzazione dei territori, promuovendo azioni di “start/re-start” d’impresa.

La finalità è quella di realizzare un eco-sistema collaborativo e territoriale, nonché virtuale di business, che permetta la creazione di spazi di socialità e di percorsi partecipativi, che consentano a “nuovi” e “vecchi” imprenditori di trovare uno spazio che ne supporti l’attività.

ATTIVITÀ

• Cross hub: laboratori per la creazione/rigenerazione di spazi in grado di offrire ai destinatari reti di collaborazioni tra persone, soggetti e imprese che possono essere risorsa per lo start-up. tali laboratori possono avviare percorsi di sviluppo innovativo, facendo incontrare ed incrociare idee e competenze presenti nel territorio, così da sostenere progetti imprenditoriali innovativi e nuove opportunità di lavoro.
• Spazio lab per favorire percorsi di orientamento all’autoimprenditorialità, così da favorire una maggiore consapevolezza sulla propria scelta imprenditoriale, sulle motivazioni personali, sui rischi connessi al fare impresa.
• Costruzione/sostegno di reti (virtuali e fisiche) di imprenditori “vecchi e nuovi”, anche attraverso momenti di definizione dei fabbisogni comuni e definizione di un nuovo piano di sviluppo.
• Accompagnamento al fare impresa. Percorsi di formazione, orientamento ed accompagnamento all’avvio di start-up da inserire all’interno di reti di imprese 11già esistenti o nelle reti che si andranno a costituire con il progetto.
• Azioni per l’acquisizione di conoscenze e competenze e realizzazione di specifici percorsi formativi per la creazione di nuovi servizi/imprese.
• Azioni di formazione/accompagnamento per l’individuazione e la definizione delle business ideas.
• Realizzazione di eventi, convegni, incontri, “giornate dei mestieri”, che possono sia offrire visibilità a imprese “vecchie e nuove”, sia contribuire alla promozione della rete.
• Creazione di spazi virtuali e comunità di scambio, anche in forma di co-working, in grado di offrire non solo spazi di lavoro, servizi e visibilità ma anche occasioni continue di scambio di conoscenze e competenze tra imprenditori. L’obiettivo è quello di creare “community” che rappresentino una rete attiva di persone, progetti e start-up che hanno obiettivi comuni, credono in un approccio collaborativo e cercano forme diversificate di connessione.
• Attività di consulenza on demand per rendere più “competitive” le aziende nel mercato contemporaneo, sostenendole nell’individuazione di un piano di sviluppo.
Le attività sopra indicate sono riportate a titolo esemplificativo ma non esaustivo.

OUTPUT/RISULTATO ATTESO

  • Creazione di spazi fisici e virtuali a supporto della comunicazione e promozione delle imprese Sviluppo di imprenditorialità collaborativa (tra imprenditori)
  • Creazione di reti a sostegno dell’innovazione e dell’internazionalizzazione

TARGET

  • Disoccupati over 30
  • Occupati (in relazione ad azioni di valorizzazione delle competenze e a misure per l’attivazione di  percorsi di autoimprenditorialità)
  • Reti d’imprese (anche già costituite) con un obiettivo comune

All’interno di tale azione potrà essere prevista la richiesta di finanziamento per le tipologie di spesa a valere sul FESR e/o ai sensi dell’art. 13 del Reg. UE n. 1304/2013. A titolo esemplificativo, si precisa che tali spese potranno essere riconosciute anche per attività a sostegno della creazione e implementazione delle reti, oltre che per il sostegno di nuove imprese che si andassero a costituire e ad inserire nelle reti fisiche e/o virtuali. Tali spese, al fine della riconoscibilità, dovranno essere imputate e sostenute o dalle aziende facenti parte della rete.

  • Potranno, inoltre, essere previste spese di comunicazione, anche per la realizzazione di video o altri strumenti innovativi, che contribuiscano a diffondere il saper fare italiano e diano valore e visibilità alle imprese coinvolte nei progetti.

 AZIONE 3: NUOVI PRODOTTI E SERVIZI

Tale azione progettuale intende rispondere alla finalità di sostenere la domanda di servizi qualificati e tecnologicamente innovativi da parte delle PMI, come elemento cruciale per la crescita dell’imprenditorialità, del cambiamento organizzativo e dell’aumento di competitività attraverso l’innovazione, anche a partire dal trasferimento sul mercato dei risultati delle ricerche innovative condotte nei laboratori universitari o di ricerca.

  • L’obiettivo della presente azione progettuale è quello di sostenere la realizzazione di nuove realtà imprenditoriali, che accompagnino le imprese esistenti e future con l’offerta di servizi snelli, mirati alle diverse esigenze aziendali (comunicazione, marketing, logistica, ecc.), qualificati e tecnologicamente innovativi, e che possano favorire una riduzione dei costi di gestione delle imprese, contribuendo al miglioramento del loro assetto gestionale, produttivo, tecnologico e/o organizzativo, nonché commerciale di penetrazione di nuovi mercati.

Nel contempo si intende agevolare un processo di trasferimento dei risultati della ricerca, che ne aumenti l’impatto sul territorio per contribuire al suo sviluppo culturale ed economico.

  • I progetti presentati devono, quindi, contribuire alla razionalizzazione e alla qualificazione dell’offerta di servizi reali offerti alle imprese, su specifici territori regionali. Tali servizi, di tipo specialistico, devono offrire alle imprese la possibilità di esternalizzare funzioni aziendali, riducendo i costi sostenuti dall’impresa stessa, o di avvalersi di servizi nuovi altrimenti non rinvenibili al proprio interno.
  • I servizi offerti dovranno essere in grado di rispondere alle esigenze contingenti delle imprese, ma anche essere capaci di supportare le imprese nel lungo periodo.
  • I progetti presentati dovranno essere in grado di contribuire alla razionalizzazione e alla qualificazione dell’offerta di servizi reali alle imprese (pubblici, privati, misti), favorendo la specializzazione intorno a competenze distintive e aprendo il mercato dei servizi alle imprese alla concorrenza, inducendo effetti virtuosi di selezione e qualificazione.
  • Inoltre, al fine di elevare la capacità delle imprese venete di acquisire nuovi mercati e di consolidare la propria posizione nei mercati su cui sono già presenti potranno essere previsti servizi che intendono favorire e supportare il processo d’internazionalizzazione del sistema delle PMI venete, affiancando le imprese (singole o in forma aggregata) nell’apertura di nuovi mercati e nel consolidamento di quelli in cui si è già avviata una prima presenza, così come nell’espansione del profilo internazionale del sistema produttivo regionale.
  • Potranno essere realizzati progetti per l’avvio di nuove imprese o il rilancio di imprese già esistenti, mediante la definizione di nuovi ambiti di business, l’avvio di nuovi servizi o prodotti, l’apertura di nuovi rami d’impresa, l’aumento di capitale per l’ingresso di nuovi soci e la diversificazione del business, ecc. così da sostenere interventi per la realizzazione del modello di business di “impresa diffusa”.
  • Si precisa che, all’interno di tale azione potranno essere coinvolte imprese già costitute purché le stesse risultino regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, abbiano sede legale in Veneto o coinvolgano nel progetto un’unità operativa in Veneto, e siano accompagnate sia in un percorso di crescita e sviluppo che porti all’avvio di nuova impresa.

AZIONE 3 NUOVI PRODOTTI E SERVIZI – FINALITÀ

La finalità è quella di sostenere la domanda di servizi qualificati e tecnologicamente innovativi da parte delle PMI, come elemento cruciale per la crescita dell’imprenditorialità, del cambiamento organizzativo e dell’aumento di competitività attraverso l’innovazione.

  • I progetti mirano a sostenere la creazione di nuove realtà che accompagnino le imprese esistenti e future con l’offerta di servizi tecnologicamente avanzati, snelli e mirati alle diverse esigenze imprenditoriali (logistica, trasporti, ecc.) ed una ottimizzazione dei costi dell’impresa.

AZIONE 3 NUOVI PRODOTTI E SERVIZI – ATTIVITÀ

• Azioni di valutazione e individuazione dei fabbisogni delle aziende sui diversi territori regionali.
• Azioni per l’acquisizione di conoscenze e competenze e realizzazione di specifici percorsi formativi per la creazione di nuovi servizi/imprese.
• Azioni di formazione e accompagnamento per la creazione di nuovi servizi.
• Azioni di formazione/accompagnamento per l’individuazione e la definizione delle business ideas.
• Creazione di nuove realtà imprenditoriali in grado di offrire servizi qualificati e tecnologicamente innovativi alle imprese dei territori di riferimento.
• Attività di scambio interregionale e transnazionale finalizzata all’acquisizione di buone pratiche o modelli da replicare sul territorio regionale che contribuiscano alla creazione di nuove realtà imprenditoriali in grado di offrire nuovi servizi per le imprese.
• Attività di accompagnamento, per sostenere le nuove imprese sia in fase di pre start-up che di post start-up.
Nello specifico tali attività dovranno focalizzarsi sull’elaborazione, definizione ed eventuale rivisitazione del business model, nonché accompagnare la nuova impresa nel posizionamento nel mercato di riferimento.
• Attività di assistenza/consulenza come monitoraggio dei primi tre mesi di attività della nuova impresa, così da valutare l’utilità di azioni correttive o di altre ulteriori azioni di supporto alla nuova impresa.

AZIONE 3 NUOVI PRODOTTI E SERVIZI – OUTPUT/RISULTATO ATTESO

  • Creazione di nuova impresa in risposta ai fabbisogni di imprese esistenti – innovazione tecnologica
  • Esternalizzazione di servizi “onerosi” per le piccole imprese
  • Condivisione e collaborazione tra PMI

AZIONE 3 NUOVI PRODOTTI E SERVIZI – TARGET DEGLI INTERVENTI

  • Disoccupati over 30
  • Occupati
    (in relazione ad azioni di valorizzazione delle competenze e a misure per l’attivazione di percorsi di autoimprenditorialità)
  • Imprese con bisogni condivisi di esternalizzazione

Nell’ambito di tale azione i progetti potranno richiedere il finanziamento per le tipologie di spesa a valere sul FESR e/o ai sensi dell’art. 13 del Reg. UE n. 1304/2013, utili a sostenere l’avvio di nuova impresa, quali ad esempio spese di registrazione e per prestazioni notarili/di commercialisti relative all’avvio d’impresa, spese promozionali, acquisizione o locazione di immobili, acquisto di macchinari, hardware, software, mezzi mobili, diritti di brevetto, di licenze, di banche dati, ricerche di mercato, biblioteche tecniche, ecc.

TIPOLOGIE DI INTERVENTI

Per il raggiungimento degli obiettivi progettuali e delle finalità di ogni fase potrà essere previsto un insieme articolato di attività formative e di accompagnamento, scelte tra quelle di seguito esplicitate.

ATTIVITÀ FORMATIVE

Al fine di adeguare le competenze dei destinatari in relazione alle diverse tematiche oggetto delle iniziative progettuali e per rispondere a molteplici fabbisogni professionali, potranno essere realizzati i seguenti interventi formativi:

  • a) interventi di breve durata (2-16 ore);
  • b) interventi di media durata (17-50 ore);
  • c) interventi di lunga durata (51-160 ore);
  • d) interventi formativi di specializzazione (161-300).

ATTIVITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO

POSSONO ESSERE PREVISTE LE SEGUENTI ATTIVITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO:

− Assistenza/consulenza (individuale e/o di gruppo)
− Coaching (individuale e/o di gruppo)
− Counseling (individuale e/o di gruppo)
− Mentoring (esclusivamente individuale)
− Visita di studio (individuale e/o di gruppo)
− Visita aziendale (individuale e/o di gruppo)
− Action research
− Seminari informativi
− Workshop/focus group
− Sportello (in presenza e telematico)
− Project work
− Tirocinio (individuale)
− Borsa di ricerca (individuale)
− Incontri per piani di sviluppo e reti
− Incentivi per il ricorso temporaneo a competenze manageriali – Incentivi all’assunzione
− Borse di alto apprendistato
− Mobilità professionale transnazionale e territoriale
− Mobilità formativa

SPESE AMMISSIBILI AI SENSI DELL’ART 13 DEL REG. UE 1304/2013 E/O AL FESR

Ai sensi dell’art. 98 del Reg. UE n.1303/2013 (Sostegno congiunto dei fondi nell’ambito dell’obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione), al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, le proposte progettuali possono prevedere la richiesta di un finanziamento anche per le tipologie di spesa a valere sul FESR e/o ai sensi dell’art. 13 del Reg. UE n. 1304/2013, purché siano presentate da soggetti che esercitino un’attività di impresa, condizione necessaria per l’ammissibilità ai contributi POR FESR 2014-2020,27 e siano necessarie al corretto svolgimento del progetto e ad esso
direttamente collegate.

  • Si ricorda che, secondo quanto stabilito dal Regolamento (UE) n. 1303/2013 (articolo 65, comma 11),
    un’operazione può ricevere sostegno da uno o più fondi (in questo caso FSE e FESR), purché la voce di spesa indicata in una richiesta di pagamento per il rimborso da parte di uno dei fondi non riceva il sostegno di un altro fondo o strumento dell’Unione, o dallo stesso fondo nell’ambito di un altro programma.

Per le imprese/start-up già costituite da non più di 12 mesi, precedenti alla data di apertura dei termini per la presentazione delle richieste di contributo, le relative spese, qualora ammissibili ai sensi dell’art 13 del Reg. UE 1304/2013 e/o al FESR, possono essere riconosciute solo se sostenute successivamente alla data di pubblicazione della presente Direttiva.

Progetti che prevedono avvio di nuovi rami d’azienda, attività di supporto allo start-up d’impresa, di apertura di nuove unità locali, incremento del capitale sociale per effetto dell’ingresso di nuovi soci

Esclusivamente nel caso di avvio di nuovi rami d’azienda, di attività di supporto allo start-up d’impresa, di apertura di nuove unità locali, di incremento del capitale sociale per effetto dell’ingresso di nuovi soci (in percentuale non inferiore al 20%), è possibile prevedere la richiesta di un contributo anche per le tipologie di spesa ai sensi dell’art 13 del Reg UE 1304/2013 e/o al FESR non superiore al 40% del contributo pubblico richiesto totale del progetto.

Le tipologie di spesa indicate nella tabella sottostante sono ammissibili ai sensi dell’art 13 del Reg. UE 1304/2013 e/o al FESR entro i seguenti limiti:

  • agevolazione assegnata in misura pari al 70% del costo, al netto dell’IVA, ammesso a contributo per ciascun bene (es. in caso di acquisizione di un bene di valore imponibile pari a euro 1.000,00 e Iva pari a euro 220, 00 per un totale di euro 1.220,00, la quota massima riconoscibile sarà pari a euro 700,00);
  • acquisizione di beni e servizi effettuata secondo quanto previsto nel Testo Unico per i beneficiari al punto A.3 “procedure per l’affidamento a terzi”, fermo restando quanto previsto dal D.P.R. 196/2008 o successivo emanando in materia di acquisizioni di terreni ed edifici, in ogni caso limitatamente all’attestazione del valore di mercato del bene;
  • per i progetti del settore primario, il costo ammissibile di ciascun bene non può essere superiore al 40% del valore del bene al netto dell’IVA (es. in caso di acquisizione di un bene di valore imponibile pari a euro 1.000,00 e Iva pari a euro 220, 00 per un totale di euro 1.220,00, la quota massima riconoscibile sarà pari a euro 400,00).

Per tutti gli altri progetti
Il valore complessivo della quota, ai sensi dell’art 13 del Reg UE 1304/2013 e/o al FESR, non deve essere superiore al 30% del contributo pubblico richiesto totale del progetto.

DESTINATARI

Gli interventi formativi e di accompagnamento sono rivolti alle seguenti tipologie di destinatari:

  • disoccupati non giovani;
  • occupati (esclusivamente in relazione ad azioni di valorizzazione delle competenze e a misure per l’attivazione di autoimprenditorialità).

Con la dicitura “disoccupati non giovani” ci si riferisce a soggetti disoccupati, anche di breve durata, beneficiari e non di prestazioni di sostegno al reddito a qualsiasi titolo – ad esempio, ASPI, Mini ASPI, NASPI, ASDI […] -, di età superiore ai 30 anni compiuti.

  • I soggetti disoccupati devono essere residenti o domiciliati sul territorio regionale.

Sono ammessi alla partecipazione anche:

  • i titolari d’impresa,
  • coadiuvanti d’impresa,
  • nonché i liberi professionisti
  • e i lavoratori/trici autonomi purché rientranti in una delle precedenti tipologie.

Non sono ammissibili i destinatari riferibili ai settori della pesca, della sanità e socio-assistenziale, nonché i soggetti che abbiano un rapporto di lavoro di qualsiasi tipo con gli organismi di formazione, accreditati o non.

  • Per favorire il raggiungimento dei diversi obiettivi progettuali, all’interno delle azioni progettuali, potranno essere coinvolti, come destinatari intermedi, anche enti pubblici territoriali, nonché servizi del territorio (pubblici, privati e privato sociale – profit e no profit). Si precisa che i destinatari riferibili a tali enti/servizi non contribuiscono al raggiungimento del target destinatari previsti dalla Direttiva, ma si configurano quali destinatari intermedi per il conseguimento delle finalità progettuali previste.

SOGGETTI PROPONENTI

Le proposte progettuali possono essere presentate da diversi soggetti in base all’azione prescelta, secondo lo schema riportato nella tabella che segue:

AZIONE 1 – NUOVA IMPRESA:

• Imprese private con specifica esperienza nelle tematiche oggetto del bando
• Incubatori d’impresa
• Imprese private che intendono cofinanziare start-up

AZIONE 2 – TERRITORIO E RETI

AZIONE 3 – NUOVI PRODOTTI E SERVIZI

• I soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002
(“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”)
per l’ambito della Formazione Superiore, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.
• Enti accreditati in altre regioni, purché in possesso di accreditamento per il medesimo ambito della Formazione Superiore ed in possesso di specifica esperienza nelle tematiche oggetto del bando.
• Imprese private con specifica esperienza nelle tematiche oggetto del bando

FORME DI PARTENARIATO
Potranno essere attivati partenariati operativi o di rete, con gli Organismi di seguito elencati:

associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, camere di commercio, enti bilaterali, organizzazioni di distretto,
università, istituti di ricerca, istituti tecnici, istituti professionali e enti di formazione.

RISORSE DISPONIBILI

Gli importi messi a disposizione da parte della Regione del Veneto per la realizzazione delle iniziative afferenti al presente avviso sono relativi al Fondo Sociale Europeo, al Fondo di Rotazione e al Fondo regionale e sono in totale pari a € 5.000.000,00

VALORE DEI PROGETTI

I progetti devono avere un valore complessivo non inferiore ad Euro 50.000,00 e non superiore ad Euro 300.000,00.

  • Si stabilisce che ogni progetto, indipendentemente dall’azione progettuale prescelta, dovrà portare alla costituzione di almeno un nuova impresa ogni 50.000,00 € di contributo speso.
  • Ai fini della verifica del rispetto di tale vincolo, nell’attività di monitoraggio, si considera nuova impresa, anche l’impresa già
    esistente che sarà coinvolta nelle diverse azioni progettuali.
  • Tali imprese devono risultare regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, istituito presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura competente per territorio, da non più di 12 mesi alla data di apertura dei termini per la presentazione delle richieste di contributo.
  • Inoltre, le stesse devono avere sede legale in Veneto o coinvolgere nel progetto di sviluppo imprenditoriale un’unità operativa in Veneto.
  • Infine si stabilisce che nelle attività di nuova impresa in esito ai progetti finanziati, dovrà essere previsto l’inserimento di un soggetto disoccupato, che sia stato precedentemente coinvolto nelle attività progettuali, ogni 15.000,00 € di contributo speso.
  • Ciascun progetto, inoltre, deve prevedere, a pena di inammissibilità, un costo massimo per allievo pari a € 6.000,00. Dal costo massimo per allievo sono escluse le spese ammissibili ai sensi dell’art. 13 del Reg. (UE) n. 1304/2013 e/o al FESR, e le borse di studio/ricerca, incentivi all’assunzione o per il ricorso temporaneo a competenze manageriali, indennità di frequenza (stage), bonus di conciliazione, costi per la mobilità (formativa e/o professionale), spese per attività outdoor.

DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO

Per quanto attiene al riconoscimento dei costi relativi alle attività formative (ivi comprese quelle svolte in modalità outodoor – learning week, bootcamp, teatro d’impresa) si farà riferimento ai costi approvati con DGR n. 671/2015.

Incentivi per il ricorso temporaneo a competenze manageriali
La concessione dell’incentivo, compatibile con la vigente normativa civilistica e fiscale, può ammontare a
non più del 50% della retribuzione annua lorda per ogni nuovo inserimento e ad un massimo stabilito
in ragione della dimensione dell’impresa, secondo quanto indicato nella tabella seguente:

  • DIMENSIONE IMPRESA
  • Micro/Piccola Incentivo massimo € 20.000,00
  • Media/Grande Incentivo massimo € 40.000,00

INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE

  • La concessione dell’incentivo, compatibile con la vigente normativa civilistica e fiscale, ammonta ad un massimo di € 6.000,00 e comunque a non più del 30% della retribuzione annua lorda per ogni nuovo assunto

RICONOSCIBILITÀ BORSE

Borse per la partecipazione a corsi di alta formazione.

  • Potrà essere riconosciuto un contributo massimo pari ad € 2.000,00 che sarà riconoscibile esclusivamente nel caso in cui il destinatario superi positivamente la valutazione finale e a fronte dell’effettiva fruizione del servizio.
  • Borse di ricerca
    Ogni borsa di studio per i ricercatori prevede l’erogazione di un importo pari a € 2.000,00 al mese per la durata del progetto e, comunque, non superiore a 12 mesi.
  • Borse di alto apprendistato
    BORSE per MASTER – un contributo finanziario fino a 12.000 Euro per la frequenza di Master universitari o equivalenti, di I o II livello, o di Master accreditati ASFOR (6.000 Euro per la formazione esterna all’azienda e 6.000 Euro per la formazione interna all’azienda).
    I contributi potranno essere riconosciuti qualora il destinatario abbia frequentato almeno il 70% delle ore di formazione (sia di quella interna che di quella esterna) previste ed abbia conseguito il titolo.
  • DOTTORATI – L’importo riconoscibile è di € 2.500,00 per ciascun semestre di dottorato (completato nell’arco di durata del progetto). Il contributo sarà riconoscibile qualora il destinatario abbia frequentato almeno l’80% del monte ore di formazione e di didattica previsto per ciascun semestre che si conclude nell’arco di durata del progetto.

DOMANDE

DOMANDE, A MEZZO PEC:

  • sportello n. 1 dal 15 giugno – 15 luglio 2016;  
  • sportello n. 2: dal 1 settembre – 30 settembre 2016.
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