Bankitalia, ai dirigenti carta di credito da 10 mila euro per pranzi, libri e benzina

Ancora nessun commento

La polemica del Partito democratico sullo stipendio del governatore della Banca d’Italia potrebbe essere alimentata dall’ultimo appalto di via Nazionale. I parlamentari Pd di rito renziano nei giorni scorsi hanno chiesto a Ignazio Visco di tagliarsi lo stipendio, fissato a 495mila euro.

E quando scopriranno che lo stesso governatore sta per mettere in tasca ai dirigenti di Bankitalia carte di credito «aziendali» per spendere, più o meno liberamente, fino a 10.000 euro al mese a testa, andranno senza dubbio su tutte le furie. L’indignazione democrat, ispirata alla lotta anti casta e alla rottamazione targata Matteo Renzi, salirà alle stelle.

La novità sulle spese con carta di credito assicurate agli sceriffi della vigilanza bancaria spunta dai documenti relativi a una gara indetta da palazzo Koch. L’istituto centrale cerca un fornitore, appunto, per carte aziendali: fino a 1.000 tessere, rivela il bando. Il valore dell’appalto è modesto, circa 125mila euro per sei anni. Sono altre, in effetti, le cifre di rilevo contenute nel «disciplinare di gara», destinato a scatenare la furia del Pd.

Andiamo con ordine. Le carte, come accennato, saranno al massimo 1.000 e sono per dirigenti e funzionari di Bankitalia. «Il massimale mensile di spesa è pari a euro 7.500» si legge ancora nei documenti, mentre «per un numero limitato di carte (circa 50) il massimale è pari a 10.000».

Calcolatrice alla mano, vuol dire che la carta standard consente di spendere 90.000 euro l’anno; la carta top, riservata all’altissima dirigenza, ben 120.000. Ad assicurarsela, probabilmente, oltre a Visco, saranno tutti gli altri membri del direttorio: il dg Salvatore Rossi (stipendio annuo 450.000 euro) e i suoi tre vice Fabio Panetta, Luigi Federico Signorini e Valeria Sannucci (stipendio annuo 315.000 euro).

In totale, il (teorico) plafond di spesa delle carte di credito di palazzo Koch sarà di oltre 90 milioni di euro (85,5 milioni per le carte base, 6 milioni per le 50 top). Una cifra non irrilevante sul bilancio di via Nazionale. Tanto per capire di che si tratta, Bankitalia (i dati sono relativi al 2013) ha quasi 7.000 dipendenti e paga stipendi per complessivi 599 milioni di euro.

Ma cosa possono acquistare i dirigenti di Bankitalia a cui sarà assegnata una carta «aziendale»? Le spese (di servizio) ammesse sono elencate negli stessi documenti relativi all’appalto per la fornitura delle tessere di plastica.

Sono divise in quattro categorie: «a) spese di rappresentanza (colazioni di lavoro, piccole consumazioni), con esclusione di quelle alberghiere e di viaggio; b) spese per l’acquisto di carburante o comunque connesse con la gestione dei veicoli aziendali in itinere; c) acquisto di libri e pubblicazioni, anche via rete; d) spese per l’acquisto di beni durevoli e di consumo di valore contenuto».

Facciamo un esempio: se si prende in considerazione la carta con tetto di spesa da 10.000 euro, significa che un dirigente avrà a disposizione (considerando 26 giorni al mese) quasi 400 euro giornalieri per caffè, pranzo, benzina, giornali, libri e poco altro. Come direbbe Carlo Verdone: «Abbastano».

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI