Bankitalia e Ivass, limiti agli incarichi per gli ex vertici

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I componenti degli organi di vertice e i dirigenti della Banca d’Italia e dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) «nei due anni successivi alla cessazione dell’incarico, non possono intrattenere rapporti di collaborazione, di consulenza o di impiego con i soggetti regolati». Lo stabiliscono emendamenti approvati ieri al disegno di legge sulla Pubblica amministrazione. L’emendamento è stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, che prevede a riguardo un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, previo parere della Bce. Il provvedimento già prevedeva uno stop di quattro anni per i vertici della Consob, con le proposte di modifica votate dalla Commissione, il limite viene ridotto da quattro a due anni ed esteso (con il parere della Bce) a Via Nazionale e all’Istituto che vigila sulle assicurazioni . E per i passaggi da Authority ad Authority sarà necessario attendere cinque e non due anni.
In anni passati, è capitato più volte che ex ispettori della Vigilanza della Banca d’Italia siano poi finiti – al termine della loro carriera nell’istituto di Via Nazionale – a lavorare con incarichi direttivi o di consulenza nelle ex banche «vigilate».

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