Bankitalia: Lazio, Forte Recessione, Futura Ripresa Incerta

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Lazio in forte recessione: sale la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, mentre cresce il ricorso alla cassa integrazione, diminuisce il fatturato, cala il mercato delle abitazioni. E’ un quadro allarmante quello della regione disegnato oggi. ”Dalla seconda meta’ del 2011 l’attivita’ economica del Lazio ha subito una brusca contrazione, in connessione con le turbolenze finanziarie e con l’indebolimento del ciclo economico internazionale. La fase recessiva e’ risultata particolarmente intensa nella prima meta’ del 2012, in linea con le altre aree geografiche del Paese. Le indagini condotte in settembre-ottobre dalla Banca d’Italia segnalano il permanere di livelli di attivita’ economica contenuti anche nel terzo trimestre dell’anno, assieme a prospettive ancora incerte, riguardo alla futura ripresa economica”. E’ quanto pubblica L’Aggiornamento congiunturale ‘L’economia del Lazio’, diffuso oggi dalla Banca d’Italia che fornisce il quadro economico della regione. Nell’industria nei primi tre trimestri del 2012 si sono ridotti il fatturato, gli investimenti e l’occupazione; soltanto le esportazioni hanno continuato a fornire un impulso espansivo, favorite da una specializzazione regionale basata su settori a media e alta tecnologia. Nelle costruzioni – si legge ancora nello studio Bankitalia – l’attivita’ economica ha continuato a ridursi, con tendenze particolarmente negative nel comparto residenziale. Nel primo semestre dell’anno si sono fortemente ridotte le compravendite di abitazioni, mentre i prezzi sono rimasti costanti. Anche il settore dei servizi privati ha risentito delle tendenze recessive, risultate piu’ intense nei trasporti e nel commercio, maggiormente legati ai consumi delle famiglie. Sul fronte del turismo, a Roma e’ proseguita la crescita del numero dei turisti stranieri, anche se la loro spesa ha subito una lieve flessione. Nel Lazio da oltre un anno l’occupazione mostra una tendenza alla riduzione; cresce sensibilmente la Cassa integrazione guadagni e, a differenza degli anni scorsi, e’ salita notevolmente la disoccupazione, specie quella giovanile.

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