Boom di ricorsi all’arbitro bancario. Nel primo semestre +55%

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Nel 1° semestre 2014 sono stati presentati 5.817 ricorsi all’Arbitro bancario finanziario (Abf), mostrando un’accelerazione del 55% rispetto ai 3.764 del 1° semestre 2013.
E’ quanto emerge dalla Relazione sull’attività dell’Arbitro bancario finanziario divulgata da Bankitalia che spiega come “la crescita osservata (55%) fa prevedere il superamento della soglia dei 10.000 ricorsi annui”. Una parte significativa di questo incremento è attribuibile al contenzioso pervenuto al Collegio di Napoli (95% in più rispetto all’anno precedente).
L’analisi per materia mostra la prevalenza dei ricorsi inerenti alla cessione del quinto dello stipendio (32%) e la diminuzione di quelli attinenti alle carte di credito (13%). È crescente la percentuale di ricorrenti consumatori (90%) e di ricorrenti che si fanno rappresentare da un avvocato o da altro professionista (39%).
Nel 2013, invece, i ricorsi presentati hanno raggiunto i 7.862, pari al 39% in più rispetto all’anno precedente. Ogni mese, in media, oltre 650 clienti hanno sottoposto all’Arbitro una nuova controversia relativa al rapporto intrattenuto con una banca o un intermediario finanziario in ordine alla correttezza del suo operato o a contrasti su reciproci diritti, obblighi e facoltà (471 nel 2012).
Inoltre, nel 2013, sono stati decisi in media 578 (391 del 2012). Nello scorso anno sono giunti a decisione più di 6.300 ricorsi, circa 2.000 in più rispetto al 2012. Nel 70% dei casi l’esito è stato favorevole per i clienti, con accoglimento totale o parziale delle richieste formulate (36% dei casi) o con dichiarazione della cessazione della materia del contendere, conseguente alla soddisfazione del ricorrente nel corso della procedura (34%). Il 30% è stato invece respinto perché i Collegi hanno ritenuto infondate o non adeguatamente provate le ragioni del cliente o per motivi legati al mancato rispetto delle regole procedurali. La maggior parte dei ricorsi è stata presentata da clienti consumatori (87% rispetto all’84% del 2012). I ricorsi relativi a carte di credito, bancomat e altre carte di pagamento hanno rappresentato il 36% del totale. Si segnala anche un aumento consistente della percentuale di ricorsi in materia di finanziamenti verso cessione del quinto dello stipendio o della pensione (19% sul totale). Tali materie formano più frequentemente oggetto di ricorso da parte dei clienti consumatori. Per le imprese e i professionisti, le controversie riguardano prevalentemente rapporti di conto corrente, aperture di credito e mutui.

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