Il Consiglio di Gestione della Banca Popolare di Milano ha approvato i risultati al 31 marzo 2014 del Gruppo, che hanno visto un utile netto di 64,3 milioni di euro (+12,3% a/a). Dal punto di vista gestionale, la crescita dell’utile si spiega con il buon andamento dei ricavi e il controllo dei costi, che hanno consentito alla banca di bilanciare il pur significativo incremento delle rettifiche sui crediti.
Più in dettaglio, a livello di conto economico, a fine marzo 2014 i proventi operativi del Gruppo Bipiemme si sono attestati a 442,1 milioni di euro (+3,3% a/a e +9,7% trim/trim), con il margine di interesse in crescita a 206,1 milioni (+8,1% a/a, invariato il confronto trimestrale) grazie soprattutto al maggior contributo del margine commerciale (+2,5%) e le commissioni nette a 140 milioni (+6,5% a/a e -1,3% trim/trim), laddove la crescita su base annuale è dovuta principalmente alle maggiori commissioni da servizi di gestione, intermediazione e consulenza (+23,7% a/a). In calo invece gli altri oneri /proventi di gestione (-7,1 milioni), mentre è sostanzialmente stabile il risultato netto dell’attività finanziaria (79,4 milioni, +0,1% a/a).
Gli oneri operativi totalizzano 236,8 milioni di euro (-3,8% a/a), a seguito della riduzione delle spese del personale(152 milioni, -6,2% a/a) e della stabilità delle altre spese amministrative (66,8 milioni, +0,1% a/a) che hanno compensato l’incremento delle rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (18,1 milioni, +3,8% a/a). Ilcost/income si posiziona invece al 53,6%, dunque in flessione di quasi quattro punti rispetto al 57,5% di marzo 2013.
Di conseguenza il risultato della gestione operativa si attesta a 205,4 milioni (+12,9% a/a, +32,9% trim/trim).
Infine il totale delle rettifiche nette per il deterioramento crediti e altre operazioni cresce a 85,3 milioni (+33,1% a/a), laddove “la dinamica di tale aggregato risente dell’approccio prudente alla valutazione del portafoglio creditizio e anche della non ancora evidente inversione del ciclo economico”. Il costo del credito annualizzato si attesta invece a104 pb (+31 pb rispetto a marzo 2013).
Raccolta diretta e impieghi in calo
Per quanto riguarda le grandezze patrimoniali, la raccolta diretta è in flessione a 35,7 miliardi di euro (-7,0% a/a, -3,0% trim/trim), anche se va segnalato il buon andamento della raccolta “core” del Gruppo, ossia conti correnti e depositi a risparmio più altre forme tecniche (+1,1% a/a e +2,8% trim/trim). In crescita invece la raccolta indiretta da clientela ordinaria a 32,1 miliardi di euro (+5,2% a/a, +2,9% trim/trim) grazie all’ottima performance del risparmio gestito(+12% a/a e +4,1% trim/trim).
Gli impieghi a clientela a marzo 2014 diminuiscono a 32,8 miliardi di euro (-6,5% a/a, -1,6% trim/trim), nel quadro di una flessione dei comparti Corporate e Small Business a fronte invece della tenuta dei crediti verso clientela privata. Il totale dei crediti dubbi lordi si attesta a 5,6 miliardi (+5,8% trim/trim), con le sofferenze lorde in aumento di 167 milioni a 2,7 miliardi (+6,6% trim/trim); l’incidenza delle sofferenze lorde sul totale impieghi (7,7%) si mantiene comunque inferiore rispetto alla media del sistema (8,8 per cento).
Infine, a livello di coefficienti patrimoniali, il common equity tier 1 si attesta al 7,30%, il tier 1 al 7,80% e il total capital ratio al 10,81 per cento.