Il business del futuro? L’housing sociale.

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Il business dell’edilizia pubblica è un affare per pochi. Chi c’è dentro? Ci sono le banche, prime tra tutte Cariplo, Intesa San Paolo e la gallina dalle uova d’oro Cassa Depositi e Prestiti. C’è ovviamente Legacoop. Un affare che a causa della crisi economica si è ridimensionato un po’: dai 4 miliardi € del Piano Casa 2012 di Monti ai 2 miliardi stanziati dal Governo Renzi per il quadriennio 2015-2018. 

ABITARE SOCIALE.

L’evoluzione dell’edilizia sociale da almeno un decennio si realizza in Lombardia.
E’ qui che nel 2004 ha visto la luce il progetto sperimentale di autocostruzione assistita gestito da Alisei Ong-Innosense Consulting ed è qui che nel 2006 su iniziativa della Regione, di Fondazione Cariplo, di Fondazione Housing Sociale e dell’ANCIviene istituito il FIL (Fondo Immobiliare Lombardo), un fondo chiuso di investimento immobiliare riservato a soggetti istituzionali e destinato all’investimento nel mercato abitativo.

L’edilizia da sempre rappresenta business. L’housing sociale business all’ennesima potenza.
Giuseppe Guzzetti lo ha capito presto.
Per fare edilizia “sociale” non occorre essere filantropi, neppure costruttori, basta avere le spalle coperte.
Classe 1934, banchiere, politico e avvocato, Giuseppe Guzzetti è uno degli uomini più influenti d’Italia.

Presidente di Fondazione Cariplo dal 1997 e dell’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (ACRI) dal 2000, azionista forte di Intesa San Paolo, ex Presidente della Regione Lombardia (1979-1987) incarna il dominus del governo occulto delle banche e degli intrecci con il potere politico. Lo aveva capito Tremonti, che tentò di porre rimedio al suo strapotere mettendo in dubbio, nella legge finanziaria del 2002, il regime privatistico delle fondazioni. Fu la Corte Costituzionale, l’anno successivo, a stabilire che le fondazioni sono «persone giuridiche private dotate di piena autonomia statutaria e gestionale». In quell’occasione gli corse in soccorso anche Gustavo Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale, che siede in diversi organi della fondazione Cariplo.

Come Presidente della Fondazione Cariplo è stato tra i promotori di Fondazione Housing Sociale (FHS) che dal 2004, anno della sua fondazione, si occupa di progetti di edilizia sociale attraverso un fondo immobiliare etico, il FIL di cui abbiamo accennato all’inizio.

Il Fondo immobiliare (etico prima, poi per pudore diventato lombardo) ha avuto come Società di gestione del risparmio Nextra (poi incorporato in Eurizon Capital SGR di Intesa-San Paolo), come finanziatori Cassa Depositi e Prestiti, la Società Polaris Investment SGR SpaBanca Popolare di MilanoAssicurazioni GeneraliTelecomCassa Italiana Geometri e Prelios e come si legge sul proprio sito, “ha esclusivamente fini di solidarietà sociale e, con l’obiettivo di contribuire a risolvere il problema abitativo con attenzione alle situazioni di svantaggio economico e sociale, si propone di promuovere, progettare e gestire tutte le azioni concretamente possibili, utili a sostenere iniziative abitative socialmente orientate.”
Il protocollo d’intesa approvato il 15 luglio 2014 a Palazzo Lombardia e sottoscritto da Regione, Fondazione Cariplo, Cdp Investment Sgr, Fondazione Housing sociale, Aler Milano e Polaris Real Estate Sgr. prevede la realizzazione di nuovi alloggi e di posti letto per le residenze universitarie con un costo stimato in 455 milioni €. 4.500 NUOVI ALLOGGI ENTRO IL 2018.

“L’obiettivo del Protocollo – ha spiegato l’assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli – è quello di incrementare il numero di alloggi da mettere sul mercato, sia in vendita che in affitto, con costi inferiori rispetto a quelli del libero mercato. Entro il 2018 saranno realizzati 4.500 nuovi alloggi e circa 1.000 posti letto in residenze universitarie. Questo anche grazie alla crescita del Fondo immobiliare lombardo (Fil) che ora ha una dotazione di 450 milioni di euro”. “Con questo atto – ha aggiunto – presidieremo anche le fasi di sviluppo dei programmi di housing sociale, ognuno per quanto di propria competenza”.

PIEVE EMANUELE

Ironia della sorte il nuovo piano di edilizia pubblica prenderà il via a Pieve Emanuele, in provincia di Milano, dove nel 2006 fu posata la prima pietra del cantiere in autocostruzione assistita di Alisei Ong, lo stesso cantiere che si trova in stato di abbandono dal 2011, nonostante avesse già gli infissi montati a porte e finestre e 24 famiglie che attendono ancora una abitazione. Il progetto prevede la riqualificazione di una vasta area costituita da immobili abbandonati da molti anni e contraddistinti da gravi problemi di degrado strutturale, mancanza di sicurezza urbana e frequenti occupazioni abusive. Nel complesso possono essere realizzati oltre 700 alloggi oltre a strutture commerciali, edifici direzionali, scolastici e un grande parco centrale connesso al Parco agricolo Sud Milano, con il completamento di un centro polifunzionale per servizi socio-ricreativi.

UN CASO?

Molti dei soggetti coinvolti in questo progetto sono gli stessi, a partire da Legacoop, Aler, ANCI che già si fecero promotori dei “progetti di autocostruzione in proprietà differita” avviati in Lombardia nel 2004, così come il ruolo del Politecnico di Milano, che già all’epoca aveva contribuito allo studio di fattibilità.
Fondazione Cariplo è stakeholder di Alisei Ong, termine con il quale si designa un soggetto attivamente coinvolti in un’iniziativa economica.
Anche all’interno di FHS ci sono professionisti che all’epoca parteciparono al progetto sopracitato, come l’arch. Anna Pasini o il Direttore esecutivo Giordana Ferri, che hanno seguito la progettazione del Programma sperimentale di edilizia economica popolare realizzata in autocostruzione.

CONFLITTO DI INTERESSE? NO, SIAMO UNA FONDAZIONE !

Dando uno sguardo ai nomi coinvolti in questo progetto, ci si chiede se non sia sotto gli occhi di tutti l’enorme conflitto di interessi di chi dovrà gestire questo affare, oppure il solo fatto che l’intervento sia gestito da fondazioni giustifica questa aberrazione?

Francesco Abba Legnazzi, oltre che ad essere Presidente di FHS è anche Amministrazione Delegato
di CB Richard Ellis Professional Services, facente parte del Gruppo CBRE leader nel mondo nei servizi immobiliari, oltre che nel comitato scientifico del Politecnico di Milano.
Felice Scalvini, Presidente di FHS fino a novembre 2013, dal giugno 2013 assessore alle Politiche per la famiglia, la persona e la sanità del Comune di Brescia nonché presidente di Assifero.
Marco Gereviniè stato responsabile dell’attività di corporate finance in Royal Bank of Scotland Group e Direttore esecutivo ABN AMRO Bank N.V
Fiorenzo Ceratinel CdA di FHS dal 2004 al 2009, Segretario Generale di Europa e Civiltà, fondazione culturale presieduta “ad honorem” da Roberto Formigoni nonché dirigente della Regione Lombardia nell’assessorato Occupazione e Politiche del Lavoro.
Sergio Urbaniconsigliere delegato di Fondazione Housing Sociale fino al 2011 oggi è condirettore di Cdp Investimenti Sgr, gestore del maxi-fondo di 2 miliardi (Fia – Investimenti per l’Abitare).
Carlo Cerami, nel consiglio di amministrazione di FHS e di Polaris Investment Sgr, è membro dell’Osservatorio per la semplificazione amministrativa della Camera di Commercio di Milano.
Carlo Sangalli, vice Presidente Fondazione Cariplo, attuale Presidente di Confcommercio Imprese per L’Italia e della Camera di Commercio di Milano.
Mariella Enocvice presidente di Fondazione Cariplo, Presidente Associazione Industriali di Novara e di Confindustria Piemonte, nel CdA di FHS fino al 2007.
Giampio Bracchi, Presidente della Fondazione Politecnico di Milano, membro dei consigli di amministrazione di alcune importanti aziende, banche ed enti; coordina il Rapporto sul Sistema Finanziario Italiano della Fondazione Rosselli, e fa parte del Comitato Consultivo di Borsa Italiana. È presidente di Banca Intesa Private Banking S.p.A. e di Perennius Capital Partners.
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