Camion: incentivi fino a 24mila euro (anche retrofit)
Contributi per l’acquisto di veicoli con propulsione a metano, gas naturale liquefatto, ibrida ed elettrica.

Contributi per l’acquisto di veicoli con propulsione a metano, gas naturale liquefatto, ibrida ed elettrica. Si può arrivare fino a 24mila euro di contributo per mezzo (elettrico). Attenzione: i contributi non sono all’interno della piattaforma ecobonus.

L’importo del contributo può arrivare fino a 24mila euro

Sono stati approvati due decreti nel 2021 – il 461 e il 459. Vediamo il 461 che stanzia 50 milioni di euro per finanziare l’acquisto di automezzi a trazione alternativa ibridi, elettrici, CNG e LNG con questi importi: da un minimo di 4.000 ad un massimo di 24.000 euro per i mezzi full electric. Se contestualmente si rottama un mezzo inquinante è possibile aggiungere 1.000 euro. L’importo cambia a seconda della stazza. L’impresa di autotrasporto può chiedere contributi per più mezzi, ma senza superare i 700 mila euro totali.

Questi gli importi del contributo, nel caso dell’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di veicoli commerciali nuovi di fabbrica a metano CNG, ibrido (diesel/elettrico), elettrico (full electric) di massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate, e di veicoli a trazione elettrica superiori a 7 tonnellate.

4.000 euro per ogni veicolo CNG e a motorizzazione ibrida
14.000 euro per ogni veicolo elettrico di massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate
24.000 euro per ogni veicolo elettrico superiore a 7 tonnellate

La domanda si può presentare dalle ore 10:00 del 1° luglio 2022 alle ore 16:00 del 16 agosto 2022. Poi ci sono finestre che ai apriranno ogni anno fino al 2026. Qui il link dove presentare domanda.

Con il decreto 459 sempre del 18 novembre 2021 ci sono 50 milioni di euro destinati alla radiazione di mezzi di trasporto merci inquinanti e all’acquisto anche di rimorchi e semi rimorchi. Si finanza (qui il link per richiedere il contributo) l’acquisto di veicoli a propulsione definita alternativa ed è previsto anche un bonus retrofit. Come si legge “anche per l’acquisizione di dispositivi idonei ad operare la riconversione di autoveicoli per il trasporto merci a motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica, ai sensi dell’articolo 36 del Regolamento (CE) n. 651/2014 della Commissione europea del 17 giugno 2014“. Il tetto massimo è di 2000 euro. Non tanto.

Il retrofit dei mezzi pesanti è più semplice, e più conveniente rispetto a quello delle auto, dal punto di vista legislativo. Ma attenzione: finora era governato da una norma sperimentale a tempo ovvero scade a fine 2022. Ma in questi giorni è stato approvato un emendamento nel Dl Aiuti da convertire in legge che elimina i limiti di tempo. Un atto presentato dal deputato M5S Alberto Zolezzi e dalla collega (anche di partito) Carmela Grippa: “Si permette di convertire in elettrico i mezzi pesanti per il trasporto merci (categoria N2 N3), senza limiti di tempo”.

“Oggi è già consentito  il retrofit per i mezzi pubblici (convertire un bus diesel in elettrico, per esempio), mentre per quanto riguarda i mezzi pesanti commerciali ci si fermava a 3,5 tonnellate, con l’impossibilità di dare sostenibilità alla logistica dell’ultimo miglio. Ora, invece questo sarà possibile anche per i mezzi che superano quel peso – sottolinea Zolezzi -. Riadattare all’alimentazione elettrica mezzi vecchi ha un duplice valore ambientale: riutilizzo del mezzo e riduzione delle emissioni. Oltre ad avere una chiara convenienza economica: si possono spendere 100mila euro per un bus da 49 posti contro i 400mila euro per acquistarne uno nuovo”.

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