Sta diventando uno tsunami quello che ha travolto Giovanni Berneschi. L’ex presidente di Carige, già agli arresti domiciliari (assieme ad altre sei persone) dopo l’avvio dell’inchiesta della Procura di Genova per diverse ipotesi di reato (concorso in associazione per delinquere, truffa con l’aggravante della sussistenza di delitti contro il patrimonio, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori) e coinvolto anche nell’indagine dei pmi di Savona sul crack da 400 milioni del gruppo Geo della famiglia Nucera, ora è indagato anche per falso in bilancio e ostacolo all’attività di vigilanza.
Intanto la banca ligure ha comunicato che sarà l’attuale presidente Cesare Castelbarco Albani a sostituire Berneschi nel cda e nel comitato esecutivo dell’Abi, di cui era vice presidente. Contestualmente è decaduta anche la carica nell’Acri, di cui era vicepresidente (oltre che presidente del comitato banche). Il suo posto è stato preso da Aldo Pia, numero uno della Cassa di Asti.
Nel frattempo si è appreso che la Guardia di Finanza ha acquisito una serie di documenti negli uffici della Fondazione Carige. L’attività delle Fiamme Gialle potrebbe rientrare nell’ambito delle indagini della Procura di Genova sulle ipotesi di truffa ai danni della banca e riguardare in particolare il business assicurativo. Ieri era assente il presidente Paolo Momigliano (a Roma per alcuni incontri al ministero delle Finanze), che da mesi sta monitorando la transazione con lo Ior sul prestito convertendo del 2010. Oggi inoltre il cda dell’ente valuterà anche l’avvio di eventuali azioni legali in merito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Berneschi e che potrebbe innescare un effetto-domino sulla precedente gestione targata Flavio Repetto.