Carige spera nell’aumento mini

L’irrobustimento patrimoniale di Banca Carige passerà in prima battuta attraverso un programma di cessioni che dovrebbe concretizzarsi entro il primo semestre.

Poi arriverà l’aumento di capitale, che si prevede in una forchetta compresa tra 200 e 300 milioni. Sono queste le linee guida arrivate ieri dal cda del gruppo genovese presieduto da Giovanni Berneschi e guidato da Ennio La Monica. Il board chiederà all’assemblea la delega per aumento di capitale fino a 800 milioni, ma l’intendimento sarebbe quello di limitare il più possibile il ricorso al mercato dei capitali. Il rafforzamento patrimoniale dovrebbe quindi passare principalmente attraverso cessioni di asset, a partire dalle due compagnie assicurative (Carige Assicurazioni eCarige Vita). Solo da questa operazione il gruppo potrebbe incassare tra 400 e 600 milioni e non è escluso che qualche potenziale compratore sia già alla finestra.

Conclusa la fase delle dismissioni, Carige definirà i termini dell’aumento di capitale che dovrebbe partire nella seconda metà dell’anno. A quel punto gli occhi del mercato saranno puntati sulla Fondazione Carige, che detiene il 47,1% dell’istituto. I paletti sempre più stringenti sulle Fondazioni di origine bancaria e una politica prudenziale di bilancio potrebbero suggerire ai vertici dell’ente di sottoscrivere solo parzialmente l’operazione. A quel punto gli azionisti privati di Carige potrebbero farsi avanti per arrotondare le proprie partecipazioni e ridefinire gli equilibri nel capitale della banca.

Fermo restando che la Fondazione non intende uscire di scena e neppure mollare la presa sulla banca, di cui continuerebbe a mantenere la maggioranza relativa. Per la realizzazione del piano di rafforzamento patrimoniale Carige è assistita da Leonardo & Co e da Mediobanca.

Sempre ieri intanto il cda ha approvato il bilancio 2012 che vede una perdita netta consolidata di 63,2 milioni contro l’utile di 169,2 milioni del 2011. Il risultato è dovuto alla perdita registrata da Carige Assicurazioni (169 milioni circa), solo in parte compensata da 18 milioni circa di utile netto realizzato da Carige Vita Nuova. Alla luce delle indicazioni arrivate da Bankitalia, non ci sarà dividendo.

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