Secondo l’ultimo rapporto «Barometro Cashless» pubblicato dall’osservatorio acquisti di CartaSi, nel periodo natalizio la spesa complessiva effettuata tramite carta di pagamento è stata pari a 7,5 miliardi di euro con una tendenza al ribasso rimasta invariata rispetto al 2011.
CartaSi delinea quindi un quadro sostanzialmente negativo, dal quale emerge un consumatore poco incline all’acquisto, condizionato dal pagamento dell’IMU, dalla crisi, e dall’incertezza per la situazione politico-economica del Paese. Si salvano parzialmente solo le compere online, eseguite principalmente con carta di credito prepagata e pari all’11% del totale.
Tranne che per il settore moda, che nella settimana a ridosso del Natale è stato l’unico a registrare un aumento degli acquisti, gli altri ambiti merceologici sono tutti caratterizzati dal segno meno. Fatti salvi gli articoli sportivi e gli accessori moda appunto, l’andamento complessivo della spesa ha segnato un -5,9% per i beni per la casa, e un -1,5% per abbigliamento e calzature. I consumatori si sono orientati verso il classico «pensierino»: il valore unitario di ogni acquisto, cioè il prezzo medio per ogni transazione, è infatti più basso del solito (-4,2%).
L’altro aspetto significativo è proprio la concentrazione delle spese nella terza settimana di dicembre, in linea con i due anni precedenti, a conferma del trend negativo dei consumi. Soltanto nei quattro giorni precedenti il Natale, si sono accumulati acquisti per oltre un miliardo di euro, il 15% dell’intera spesa mensile.