Una «caso morte» che protegga il mutuo

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Assicurare la casa non vuol dire solo coprirsi dal rischio danni. La proprietà va difesa anche in relazione al prestito richiesto per l’acquisto dell’abitazione. Per effetto della crisi, le famiglie che non riescono a far fronte al pagamento delle rate del mutuo sono sempre di più. E il rischio è vedersi pignorare la casa dalla banca, per via dell’ipoteca. «Inoltre, in caso di decesso di chi ha stipulato il mutuo, gli eredi sono chiamati a saldare le rate mancanti – spiega Federica Alletto, responsabile area commerciale di Genertel e Genertellife -. Acquistando una polizza vita con un capitale assicurato pari al finanziamento, gli eredi sono tutelati da questo evento, in quanto potranno utilizzare il capitale ricevuto dall’assicurazione per far fronte al debito residuo». E ci si può proteggere anche in caso di malattia, invalidità e perdita del posto di lavoro. «Essere assicurati significa non mettere a rischio la proprietà di un bene importante come la casa – commenta Laura Balla, responsabile marketing di MetLife Italia -. Le polizze a copertura del mutuo offrono generalmente una somma pari al debito residuo al momento dell’evento, che resta a disposizione della famiglia anche in presenza di altri debiti, perché è impignorabile e insequestrabile».

E nella scelta dell’assicurazione, soprattutto se acquistata via internet, è utile riflettere con attenzione sulle caratteristiche della famiglia, così da individuare il giusto capitale, le garanzie accessorie, ma anche la persona da assicurare. «Per esempio, se l’intestatario del mutuo è solo uno dei coniugi, ma ambedue contribuiscono a pagarlo, ha senso assicurare entrambi – fa notare Balla -. Nella scelta del capitale, poi, è essenziale che sia almeno pari all’importo del mutuo, o al residuo se si stipula la polizza successivamente, accertandosi che la durata coincida con il mutuo. Per quanto riguarda le garanzie, invece, decesso e invalidità permanente, in quanto rischi importanti e irreversibili, sono consigliabili a tutti. Per le altre forme di copertura si possono considerare fattori come la professione, rilevante per capire se aggiungere anche la perdita di impiego o l’inabilità».

Per quanto riguarda i costi, il prezzo dipende da vari fattori, tra cui naturalmente l’importo del mutuo, che equivale al capitale da assicurare, la durata del finanziamento e le caratteristiche dell’assicurato. Per risparmiare, è preferibile confrontare più preventivi, avvalendosi della facoltà, prevista dalla legge, di presentare più offerte alla banca. «E se si vuole ottimizzare ulteriormente i costi si può anche scegliere di sottoscrivere una polizza con capitale decrescente – sottolinea Balla -. Ma quando si opta per un’assicurazione di questo tipo bisogna prestare molta attenzione a come decresce la somma assicurata. Se diminuisce linearmente, per esempio un decimo l’anno per 10 anni, si corre il rischio che un sinistro avvenuto nei primi anni sia indennizzato con una somma inferiore al debito residuo». Per evitare imprevisti, dunque, è utile confrontare il piano di ammortamento con il capitale assicurato. «Non dimentichiamoci, poi, che per le polizze vita è previsto un trattamento fiscale agevolato – conclude Alletto -. I premi versati godono della detraibilità al 19%, nei limiti previsti dall’attuale normativa».

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