C’è ancora tempo per usufruire del Superbonus, ecco come
Con l’attesa delle imminenti scadenze legate al Superbonus, sta emergendo un crescente interesse nei confronti delle varie opportunità offerte ai contribuenti che aspirano a usufruire delle agevolazioni fiscali per interventi edilizi già avviati o pianificati. Di seguito, sono esposte in dettaglio le opzioni da prendere in considerazione entro il 31 dicembre di quest’anno, con l’obiettivo…
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Con l’attesa delle imminenti scadenze legate al Superbonus, sta emergendo un crescente interesse nei confronti delle varie opportunità offerte ai contribuenti che aspirano a usufruire delle agevolazioni fiscali per interventi edilizi già avviati o pianificati. Di seguito, sono esposte in dettaglio le opzioni da prendere in considerazione entro il 31 dicembre di quest’anno, con l’obiettivo di massimizzare i benefici.

La riduzione del Superbonus

A decorrere da quest’anno, il governo ha deliberato una riduzione percentuale per la detrazione del Superbonus “standard”, passando dal 110% al 90%. Questa revisione ha comportato una restrizione sia nel numero di potenziali beneficiari che nelle risorse fiscali messe a disposizione. Un’ulteriore modifica entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024, abbassando la percentuale di detrazione al 70%. Di conseguenza, coloro che intendono attuare progetti di ristrutturazione finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica del proprio immobile dovranno sostenere una quota dei costi con risorse proprie.

In riferimento ai bonus edilizi di minor entità, che saranno estesi anche nel corso del 2024, ad esempio il bonus destinato alla rimozione delle barriere architettoniche, è essenziale evidenziare che le agevolazioni, espresse tramite sconti in fattura o la possibilità di cedere il credito fiscale, saranno applicabili anche nel caso in cui i pagamenti vengano effettuati in anticipo rispetto all’effettiva esecuzione dei lavori. Questa agevolazione è condizionata al completamento corretto degli interventi.

Confermando quanto previsto dal Decreto Legge 104, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è fondamentale sottolineare che il Superbonus può essere fruito anche da coloro che decidono di anticipare i pagamenti entro il 31 dicembre per abitazioni unifamiliari o unità abitative indipendenti che abbiano raggiunto almeno il 30% di avanzamento lavori entro il 30 settembre 2022.

Quando effettuare i pagamenti

Per quanto riguarda gli interventi con pagamenti effettuati entro il 31 dicembre 2023, il vantaggio della detrazione al 110% sarà prorogato, anche nel caso in cui i lavori vengano completati successivamente. Qualora vengano soddisfatti tutti i requisiti, sarà possibile accedere alle detrazioni fiscali ordinarie per le spese sostenute in periodi successivi.

È importante notare che la percentuale di detrazione del 110% o del 90% per lavori su edifici condominiali rimarrà applicabile per i pagamenti effettuati entro la fine dell’anno, indipendentemente dalla data effettiva di esecuzione. Questo vantaggio copre sia le spese relative alle parti comuni dell’edificio sia quelle concernenti le singole unità abitative, compresi i cosiddetti “lavori trainanti”.

Per quanto attiene alla cessione del credito legata al Superbonus, è opportuno procedere solamente quando i lavori si trovano nella loro fase conclusiva o hanno raggiunto almeno il 30% di avanzamento.

Se i lavori si allungano, cosa fare

Nel caso in cui sia prevista la redazione di un Atto di Stato di Avanzamento Lavori (Sal) per interventi che si estendono su due anni, è da tenere presente che solo le spese corrisposte nello stesso anno del Sal possono essere oggetto di cessione, mentre le restanti andranno dichiarate.

Un condominio che sia in grado di presentare un Atto di Stato di Avanzamento Lavori per l’anno 2023 avrà l’opportunità di beneficiare del Superbonus qualora, entro il 31 dicembre, dichiari di aver completato e pagato i lavori, senza ricorrere all’anticipo dei pagamenti per interventi futuri.

Infine, è cruciale sottolineare che il Superbonus decadrebbe nel caso in cui i lavori venissero conclusi entro la data di invio della comunicazione di opzione, fissata al 16 marzo 2024. Tale circostanza comporterebbe uno squilibrio tra l’Atto di Stato di Avanzamento Lavori e i pagamenti, con l’arrivo del nuovo anno.

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