Cessione del quinto: è boom

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Molti sono gli italiani che nell’ultimo periodo si sono trovati nella condizione di dover chiedere un finanziamento, e molto spesso la risposta è stata negativa, la condizione finanziaria in cui si trova il nostro paese colpito in maniera particolare dalla crisi economica ha reso l’accesso l credito molto difficile per chi lo richiede, dato l’atteggiamento di generale prudenza mantenuto dagli istituti di credito.

Uno degli strumenti di finanziamento più richiesti al momento
Gli intermediari del credito nell’ultimo periodo hanno visto crescere la domanda per la cessione del quinto un prodotto creditizio molto richiesto, basti pensare che nel periodo maggio – ottobre 2013 il 25,9% delle richieste di finanziamento avviate dagli italiani riguardavano la cessione del quinto, in soli 18 mesi il dato è cresciuto di 10 punti percentuale, rispetto al mese di maggio 2012 in cui le cessioni del quinto si attestavano intorno al 16,4% delle richieste effettuate presso istituti di credito o finanziarie.

La diversità di questo tipo di finanziamento ne spiega l’alta richiesta
L’elevata richiesta della cessione del quinto risiede nella sua diversità come tipo di finanziamento, che ha la peculiarità di essere una forma di accesso al credito a cui possono fare richiesta anche le persone protestate o più in generale chi ha avuto problemi in passato con la restituzione di un prestito.
La cessione del quinto è agevole anche perché viene restituita tramite una riduzione in busta paga per un massimo del 20%, anche per questo motivo a richiederla sono stati soprattutto i dipendenti privati che si attestano intorno al 58%, quello che invece desta segnali di preoccupazione è che il 16% dei richiedenti è in pensione, dato che fa registrare come le difficoltà economiche stiano penetrando tra le fasce più deboli della popolazione. Se da un lato aumentano le richieste sull’altro versante si registra un calo degli importi da finanziare, a maggio 2012 il dato si attestava intorno ai 20.000 euro per ridursi a 17.000.

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