Clienti Uber spiati
Arrivano le prime confische di auto utilizzate per il servizio Uber

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Ward Spangenberg che da marzo 2015 ha lavorato per la sicurezza di Uber ha rivelato in che modo alcuni clienti sono stati spiati.

Spangenberg ha affermato che per l’accesso alle informazioni personali degli utenti, non servirebbe nessuna particolare autorizzazione, ma solo l’accesso al sistema God View. Attraverso il quale, sostiene la gola profonda, un suo collega ha aiutato un suo amico fornendogli informazioni utili per seguire gli spostamenti dell’ex fidanzata. Ma non solo. Sarebbero stati spiati anche i tragitti percorsi a bordo di un’automobile Uber da parte dei politici e vip, tra cui Beyoncé.

Spangenberg ha fatto presente più volte questa falla alla società, che, invece, lo avrebbe licenziato 11 mesi dopo il suo arrivo.

“Abbiamo centinaia di esperti di sicurezza e di privacy che lavorano tutto il giorno per proteggere i dati dei nostri clienti”, ha dichiarato Uber in un comunicato.

“Ciò include per l’app criteri rigorosi e controlli tecnici per limitare l’accesso ai dati degli utenti da parte dei dipendenti, che sono autorizzati all’accesso esclusivamente per motivi di lavoro, e tutte le potenziali violazioni sono rapidamente e accuratamente vagliate”, ha aggiunto la società, che comunque ha licenziato alcuni suoi dipendenti “per accesso illecito a dati personali”: sottolineando che si tratta di un numero inferiore a 10.

 

Per esempio, ha sottolineato Uber, molti dipendenti hanno bisogno di accedere al sistema God View per diversi motivi, per rimborsare i clienti o analizzare il tragitto in caso di incidenti stradali.

Staremo a vedere come finirà la sfida processuale lanciata dall’ex consulente al leader mondiale del ride sharing.

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