Coface ha registrato un risultato netto in lieve aumento
Julien Marcilly nominato Capo Economista di Coface

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Il fatturato è cresciuto del 3,4% (+1,2% a perimetro e tassi di cambio costanti) sostenuto dai paesi emergenti. Il loss ratio

al netto della riassicurazione è rimasto stabile negli ultimi sei mesi, al 52,5%. Coface è preparata per Solvency II, entrata in vigore il primo gennaio 2016. Il ratio di copertura del capitale è aumentato al 147%7, in linea con la propensione alla sottoscrizione dei rischi e la politica di distribuzione del 60% dell’utile di Coface.

Sulla base dell’utile per azione, stabile a 0,80 euro, il gruppo proporrà una distribuzione5 di 0,48 euro per azione.

Il Consiglio di Amministrazione di Coface SA ha esaminato il bilancio consolidato d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 nella riunione del 9 febbraio 2016. I dati relativi al 2015 sono stati esaminati dal Comitato Audit. Conti in corso di certificazione.

Nel 2015, Coface ha realizzato un fatturato consolidato di 1.489,5 milioni di euro, in aumento del 3,4% rispetto al 2014 (+1,2% a perimetro e tassi di cambio costanti). Questa evoluzione è la conseguenza della strategia commerciale messa in atto dal gruppo, basata sull’innovazione di prodotto, di distribuzione multicanale e sul rafforzamento dei processi di vendita e il controllo delle vendite.

La nuova produzione è in calo rispetto all’anno scorso, che aveva beneficato della sottoscrizione di alcuni contratti importanti. La retention del portafoglio clienti ha raggiunto un buon livello, a 88,2%.

Il contesto competitivo e la redditività positiva dei contratti nei mercati maturi hanno influito sui prezzi per tutto il 2015. Tuttavia, tale pressione è sotto controllo: l’effetto prezzo dei contratti è stabile rispetto al 30 settembre 2015, al -2,4%.

Europa occidentale Nord Europa Mediterraneo e Africa Nord America Europa centrale

Asia – Pacifico America latina Fatturato consolidato

La crescita del fatturato del gruppo è sostenuta dai mercati emergenti. Negli Stati Uniti, la riorganizzazione della rete agenziale su tutto il territorio americano spiega la performance in contrazione. Nei mercati maturi, dove la redditività dei contratti è più elevata, la concorrenza resta forte e aumenta la pressione sui prezzi.

– Combined Ratio

Il loss ratio al netto della riassicurazione è al 52,5%, stabile negli ultimi sei mesi per effetto delle riduzioni dell’esposizione a imprese e settori più fragili. In questo periodo, Coface ha continuato a ridurre la copertura, in particolare nei paesi emergenti, gli effetti di questa politica si sono concretizzati progressivamente in funzione dei ritardi di pagamento osservati.

Le spese generali interne sono sotto controllo: incluse quelle eccezionali, diminuite dell’1,8% a perimetro e tassi di cambio costanti (-0,5% a perimetro e tassi di cambio costanti), un livello nettamente più basso rispetto alla crescita dei premi, aumentati del 2,0% (+4,7% a perimetro e tassi di cambio costanti). I costi di distribuzione sono aumentati più rapidamente rispetto ai premi nel 2015, in ragione di una crescita del fatturato più significativa nelle regioni dove i contratti sono maggiormente intermediati.

Il cost ratio al netto della riassicurazione è stabile al 30,5%, al 31 dicembre 2015: escluso l’effetto di cambio e le spese eccezionali, è stabile al 29,5%, un aumento di 0,2 punti rispetto al 31 dicembre 2014.

Complessivamente, il combined ratio è stabile all’83,1%, al 31 dicembre 2015, un aumento di 3,4 punti rispetto al 31 dicembre 2014, che riflette il peggioramento del contesto macroeconomico dell’anno scorso.

Grazie alla diversificazione del portafoglio finanziario, illustrato dagli investimenti su fondi immobiliari paneuropei non quotati, il risultato operativo4 è aumentato a 53,1 milioni di euro (di cui 4,5 milioni di euro di esternazionalizzazione di plusvalenze) al 31 dicembre 2015, contro 42,8 milioni (di cui 8,4 milioni di euro di esternazionalizzazione di plusvalenze) nel 2014.

Escluse le voci riformulate, il risultato operativo2 è stabile a 194,1 milioni di euro e l’utile netto di pertinenza del gruppo2 a 140,9 milioni di euro.

Sulla base di un utile netto per azione di 0,80 euro, sarà proposta per il 2015 una distribuzione5 di 0,48 euro per azione, dato stabile rispetto al 2014.

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