Il nuovo Comitato di risoluzione unico potrà gestire il fallimento di al massimo dieci banche nei prossimi quattro anni
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Sarebbe stata avviata, a tal proposito, una gara d’appalto per trovare la società di servizi finanziari a cui affidarsi per la consulenza contabile, la valutazione economica e finanziaria, nonché la consulenza legale per la risoluzione delle banche dell’area euro nel periodo 2016-2020, per un totale di 40 milioni di euro.

Secondo fonti informate sulla vicenda la consulenza sarebbe costata tra i 4 e i 5 milioni di euro e il restante sarebbe stato usato dal Comitato per risolvere da otto a dieci banche. Una portavoce della SRB ha confermato i dettagli della gara:

“La SRB ha fatto una stima ragionevole dell’importo, ma questa stessa stima può essere negoziata e modellata”.

In seguito alla crisi finanziaria del 2008 ci sono stati numerosi crolli e i leader dell’eurozona hanno deciso di attuare un complesso protocollo per gestire proprio i fallimenti bancari con il Comitato di risoluzione unico (SRB), la nuova autorità di risoluzione delle crisi dell’Unione bancaria europea, elemento chiave dell’Unione bancaria e del meccanismo di risoluzione unico con l’obiettivo di garantire la risoluzione ordinata delle banche in difficoltà, con un minimo impatto sull’economia reale e sulle finanze pubbliche dei paesi Ue.

Per potersi muovere il Comitato presieduto da Elke König necessita della migliore consulenza economica e come tale ha indetto un bando di gara per trovare la società di consulenza migliore, bando aperto alle grandi aziende internazionali quelle che offrono consulenza contabile o valutazione con fatturato annuo di ameno 5 milioni di euro negli ultimi tre anni, e quelle che offrono consulenza legala devono avere un fatturato da almeno 10 milioni di euro.

Tutte le imprese interessate sono tenute a dimostrare la loro presenza in almeno 4 paesi dell’Unione europea nonché  debbano essere guidate da persone con almeno 15 anni di esperienza in grandi e complessi progetto di business. Tra le società contabili partecipanti hanno mostrato interesse la KPGM, EY, Deloitte e PwC mentre in ambito legale spuntano i nomi di grandi studi legali come Allen & Overy e Skadden, tutti a farsi concorrenza fra di loro.

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